venerdì, novembre 29, 2013

Patagonia: non comprare i miei prodotti - il film

Come molti di voi sanno, Patagonia è probabilmente la marca verso cui ho un maggiore attaccamento emotivo.

E a cui (tendenzialmente durante i saldi) sono più fedele.
E che indosso di più nel tempo libero.

Uno dei motivi, oltre alla qualità e alla tecnicità dei capi, è l'atteggiamento responsabile e sostenibile (date un'occhiata alle loro iniziative di trasparenza e di CSR).

Da anni promuovono il concetto di comprare solo le cose che davvero ci servono, ad esempio quando abbiamo  portato alla fine uno dei loro capi (mi è capitato e l'ho portato in negozio perché lo riciclassero).

Su questo tema adesso hanno fatto addirittura un film da 30' circa e un sito.
Per convincere la gente a comprare meno i loro prodotti.

In occasione del Black Friday - data in cui tradizionalmente viene fatto scatenare lo shopping, por raccontano storie di capi vissuti. E di persone, di stili di vita alternativi.

Per celebrare le cose che già si possiedono. Senza bisogno di comprarne altre.

Il progetto si chiama Worn Wear:
Worn Wear – a Film About the Stories We Wear 
Presented by Patagonia
Directed by the Keith, Lauren, Chris, and Dan Malloy
Worn Wear is an exploration of quality – in the things we own and the lives we live. This short film takes you to an off-the-grid surf camp in Baja, Mexico; a family’s maple syrup harvest in Contoocook, New Hampshire; an organic farm in Ojai, California; and into the lives of a champion skier, a National Geographic photographer, and a legendary alpinist. It also features exclusive interviews with Patagonia founder Yvon Chouinard.

Released as an antidote to the Black Friday and Cyber Monday shopping frenzy, Worn Wear is an invitation to celebrate the stuff you already own.

E, per la prima cinematografica, organizzano una serie di party con birra e lezioni di riparazione dei propri capi, per non doverli sostituire:
  • Patagonia repair clinic with guides from iFixit (bring your old gear)
  • Super-secret limited edition beer
  • Good food & live music
Insomma, visitate a pagina per trovare un ottimo esempio di atteggiamento e comunicazione responsabile, e guardate il film, che è interessane e ben fatto.

Se vi piace l'alpinismo, l'outdoor, la natura, vale proprio la pena di guardarlo,

Vi allego il trailer e il video completo:






giovedì, novembre 28, 2013

La macchinetta del Terrore :-) Halloween, Kellog's

Carina, questa.

Un distributore automatico, che prometteva tricks AND treats

Una vending machine terrificante :-)

Guardate il video, divertente.


mercoledì, novembre 27, 2013

Il bambino che riconosce gli aerei. Bravi. British Airways


Semplice idea, realizzazione molto interessante.

Un poster - in realtà un mega schermo digitale.

Un bambino, sullo schermo.

Un bambino che riconosce gli aerei che passano.

Brillante:-)
Guardate il video. 

In a claimed world first campaign, the new British Airways #LookUp billboards in Piccadilly Circus, have some pretty cool tech behind them, allowing a simple, yet very effective story to be told.And as British Airways planes fly over the ClearChannel digital outdoor sites through the Heathrow flight path, they trigger advertising creative showing real-time data of that plane, including destination and flight number; including a weather feed even reads the cloud height to ensure the plane is visible before showing the advert! 

martedì, novembre 26, 2013

Complimenti. Il ristorante stellato... di Lidl :-)

Ammettiamolo: abbiamo dei pregiudizi sugli hard discount.

Io, perlomeno.
Continuo a pensare che se un prodotto alimentare costa poco, non possa essere buono. Quindi non vado mai a fare la spesa (sono io il responsabile acquisti di casa mia) negli hard discount.

Basandosi su questo insight - che evidentemente è diffuso - Lidl, una delle catene storiche dell'hard, ha pensato di scardinare questa percezione attraverso un'operazione esperienziale e a suo modo scioccante.

Semplice: hanno aperto un ristorante temporaneo.

Ovviamente, senza rivelare inizialmente la loro associazione.

A Stoccolma, per tre settimane, un ristorante estemporaneo gestito da uno chef stellato Michelin ha fatto il tutto esaurito.
Anche perché il prezzo era assolutamente ridicolo per quel genere di cucina.

Senza dire che tutti gli ingredienti utilizzati arrivavano direttamente dall'hard discount.

Il ristorante si chiamava Dill (che vuol dire Aneto, se il mio svedese non si è arrugginito) ed era gestito dallo chef Michael Wignall

Le robe fantastiche che hai mangiato erano cose che potevi preparare anche tu (ovviamente se sei uno chef di quel calibro...) spendendo poco e niente.

Chiaro, questa operazione va direttamente contro tutto il trend dell'ingrediente di qualità, della filiera, del piccolo è bello, del produttore di nicchia che produce prodotti di eccellenza. E su questo non mi voglio pronunciare, in questo post.

Ma la strategia è semplice e sanissima.
Smontare, con una prova diretta, con una esperienza di prima mano, il preconcetto.

Ecco il video del caso:



Lidl Sweden opens gourmet restaurant Dill from Lidl Sverige on Vimeo.

Approfondimento:
http://www.thelocal.se/20131004/50608

venerdì, novembre 22, 2013

Marketing su Linkedin: un cambio di biancheria per un cambio di lavoro.


Ammettiamolo - su Linkedin ci sono ancora da definire un po' di best practices e pensare seriamente a cosa farci.

Un'idea bizzarra l'ha avuta Fruit of the Loom.

Ha lanciato un progetto di "congratulazione" verso le persone che hanno cambiato lavoro (e l'hanno detto su Linkedin). 

E in omaggio un buono per un paio di mutande (boxer, slip...) nuove.


Perché si sa, nulla ti fa affrontare meglio un cambio di lavoro che un buon cambio di biancheria.

Naturalmente viene richiesto ai riceventi di condividere la loro storia sui social... e una bella foto in mutande non ce la vogliamo mettere?

Ecco il sito del progetto: http://starthappy.fruit.com/freshgigs

Apprezzabile anche l'infografica che correla la scelta di tipo di underwear con il settore di occupazione...

giovedì, novembre 21, 2013

Genio: per testare il prodotto, infiltralo da Ikea :-)


Rubando l'idea ad attivisti e artisti, un gruppo di giovani designer ha fatto ricorso a una pratica guerrigliera.

Piazzare il proprio prodotto dentro un negozio Ikea. Abusivamente.

La versione ufficiale è che volevano "testare il potenziale di mercato" della propria idea. 

Così ne hanno realizzato un po' di esemplari, hanno stampato cartellini svedesi - poi uno di loro (designer, non cartellini) si è travestito da impiegato di Ikea, ha piazzato il prodotto in negozio ed è stato a vedere se l'oggetto incontrava il favore del pubblico.

La mia versione - o meglio la mia considerazione - è che test o non test, hanno fatto parlare del loro prodotto in tutto il mondo, con questo stunt un tantinello illegale... Geni del male :-)

Qui il link al sito del prodotto: http://walhub.com/

E qui c'è il video, non vi racconto come è andata così non vi rovino la sorpresa:




Approfondimento: http://walhub.com/blogs/news/10127605-design-studio-upwell-hacks-ikea

Messaggio Promozionale: se vi è piaciuto questo post (che btw sta facendo migliaia di visite, grazie a tutti) seguite fedelmente il mio blog :-) 
Ogni giorno una nuova case history di marketing digitale / unconventional o dati e ricerche. 
Partecipate numerosi...

mercoledì, novembre 20, 2013

Il reggiseno che Twitta - contro il cancro. Da Nestlé, TweetingBra

Classica operazione di Buzz realizzata sfruttando i social.

A Ottobre, mese internazionale della lotta ai tumori al seno.

Operazione dei cereali Fitness, in Grecia.
Accordo con una stella della televisione locale, Maria Bakodimou (che è pure una blogger! :-)

Le hanno fornito un reggiseno con incorporato un micro dispositivo Blutooth.

Ogni volta che si sgancia il reggiseno, il suo smartphone collegato twitta messaggi che ricordano  l'importanza della prevenzione e dell'autodiagnosi, invitando le donne all'autopalpazione.

Ecco il video:


Il #muorofail di Pagine Gialle

Dai, non lo chiamo #epicfail perché qui si invoca la clausola della cazzata manifesta :-)

Dal sito http://www.paginegialle.it/ (spero che quando leggerete questo post avranno già corretto - mentre sto scrivendo sono le 23:21 del 19 Novembre).

Si va alla pagina "Registrati"... http://profilo.paginegialle.it/social/register.jsp?source=bar

Si compila il form, poi si fa il check nelle caselline della privacy.. e io muoro.

Per chi non ci vedesse bene:









Abbiate carità cristiana e non infierite... :-)

Aggiornamento - Ore 07:40 il testo è stato rimesso a posto...


martedì, novembre 19, 2013

Predizioni 2014 sul mercato del digitale: Il report del SoDA


Segnalo l'uscita della nuova edizione del SoDA Report - che sarebbe la Society of Digital Agencies.

138 pagine zeppe di idee, riflessioni e spunti sulla nostra professione e sul mercato, casi, trend... da scaricare e leggere.

Eccolo:



lunedì, novembre 18, 2013

Da morire :-) Ogni volta che usi un QR Code, muore un Gattino.


Comprerò questo libro.
Solo per il titolo.
E il sottotitolo.
E la copertina.
Genio :-)

https://www.goodreads.com/book/show/17765037-qr-codes-kill-kittens

Godibilissimo anche il video dell'autore, Genio :-)
Guardatelo e ridete.
Di qui ruberò circa un milione di battute per i miei speech e i miei corsi.


venerdì, novembre 15, 2013

Genio. Le porte interattive delle Ferrovie Francesi.

Ovvero come da un claim banale può nascere un'idea geniale.

Mi vedo la scena.
Agenzia. Interno giorno. Sala Riunioni.

"OK, ragazzi. Il brief è: Le ferrovie francesi aprono ai viaggiatori le porte dell'Europa".

Rumore di teste che battono ripetutamente contro il tavolo.

A questo punto, in questa situazione, io mi dico - ok, questa è la base.

Da questa strategia, da questo concept un bel po' banale, come vado avanti? Come posso fare qualcosa di intelligente, di creativo, di potente...?

Ebbene no, questa volta no.

Questa volta direi che hanno preso il brief alla lettera. 

E hanno installato porte interattive in piazze parigine.
E se i passanti le aprivano... beh, avete già capito no?

Il colpo di genio è aver avuto il coraggio di usare "la diretta" e non un qualcosa di registrato.

Guardate il video.


giovedì, novembre 14, 2013

Terror Marketing: finalmente c'è un'agenzia. Sono dei grandi. Da ****** sotto.


Sappiamo tutti quanto possano essere efficaci quelle forme di comunicazione unconventional che fanno leva sulle emozioni.

Ovviamente l'emozione più forte è la paura, l'istinto di sopravvivenza.

Proprio sul terrore molte forme di Ambush / Guerilla / Stunt sono basate per lasciare una "lasting impression" e diventare virali.

Su meccanismi che prendono di sorpresa i passanti o le vittime (ad esempio questo per il lancio del film Carrie, o questo di Danone).

E del resto, proprio nella paura sta la vera energia che cerchiamo (come ben rappresentato nel film Monsters, Inc).

Il problema fin qui incontrato dal mercato non era tanto il fatto che si facessero morti e feriti in queste azioni, attacchi di infarto e incubi notturni.

No, il problema era che la cosa era lasciata in mano a dilettanti, ad agenzie che *tra le altre cose* facevano anche questo Terror Marketing. Senza arrivare al pieno potenziale.

Finalmente nasce oggi un'agenzia specializzata - che fa solo questo - e quindi può offrire ai propri clienti un più alto ROI, più terrore per ogni euro investito, più spavento di chiunque altro, dei KPI da paura.

Sotto vi metto il video di presentazione dell'Agenzia :-S

L'unica cosa che lascia perplesso, è che io il nome di questa agenzia (John St.) l'ho già sentito.

Ah, sì, erano quelli che avevano fatto il video di presentazione sulla loro agenzia (Buyral) che vendeva i click a milioni per far diventare virale il tuo video, grazie a schiere di cliccatori a contratto... ne avevamo parlato, ricordate?

Ah, e poi erano quelli che avevano fatto l'agenzia specializzata in comunicazione attraverso i gattini - il catvertising - ricordate ?

Mi viene un dubbio. Ma non è che si tratta di un fake per attirare l'attenzione su di loro? 
Visto anche che Halloween è passato da poco? 

Finalmente un'agenzia che sa fare pubblicità a se' stessa, cosa in cui le agenzie hanno sempre storicamente fatto schifo. Grandi. Viva il #terrorvertising.

:-P

Enjoy :-)


mercoledì, novembre 13, 2013

Meraviglia. L'Ikea-siesta invece dell'Autogrill.


Creatività, strategia, investimenti (ah, sì, e anche prodotti, prezzo, servizio...)

E di conseguenza, fatturati.

IKEA colpisce ancora. Questa volta in Francia.


Dove ha costruito un'area di Siesta. 

Un micro hotel gratuito, arredato Ikea, dove i guidatori potevano arrestarsi per fare un sonnellino di 20 minuti in una romantica cameretta IKEA...


Guardate il video, che merita.


martedì, novembre 12, 2013

Il passaparola è il media più influente - ricerca internazionale Nielsen

Vi segnalo questa corposa ricerca prodotta da Nielsen: Trust In Advertising

L'obiettivo di questa ricerca è capire qual è il livello di fiducia che le persone hanno nei vari "media".

Da studiare.
Alcuni risultati interessanti:

1. Il passaparola di parenti e amici è la forma più credibile di comunicazione, con l'84% dei voti degli intervistati (media mondo).

2. La fiducia nei siti di marca è in crescita arrivando al 69% di consensi

3. il 68% degli intervistati dice che si fida delle opinioni degli altri consumer che trova online (e qui giù a scrivere libri sull'efficacia dei Social e delle PR digitali / Influencer Marketing...)

4. La fiducia nella pubblicità sta risalendo. Sia on che offline. E qui ci sarebbero da fare milioni di considerazioni e ipotesi.

E' molto importante (per le aziende forse anche più importante) la percentuale del "take action" ovvero quante persone compiono un'azione in risposta a un messaggio concernente una marca.

L'84% dice che reagisce / fa qualcosa, sempre o a volte, in risposta a raccomandazioni di persone conosciute.

Il 70% a fronte di "consumer opinions posted online"

E in Italia?
Nielosen ci dice:

I consigli degli amici (passaparola) risultano la forma di pubblicità che raccoglie la maggiore fiducia tra i consumatori. Infatti, ben il 78% degli italiani (media europea 80%, media mondo 84%) dichiara di fidarsi, nel momento di prendere decisioni di acquisto, delle opinioni di conoscenti. 

Questo canale, pur essendo ancora quello privilegiato dal consumatore, risulta, tuttavia, in calo sia in Italia (era l’88% nel 2011, -10 p.p.) che in Europa (era l’89% nel 2011, -9 p.p.). 

Tra le ragioni che contribuiscono a spiegare questo trend l’esigenza di maggiori dettagli su prodotti/servizi – soprattutto quelli che comportano una spesa elevata – prima di effettuare la scelta. Tale bisogno è in parte soddisfatto dal confronto tra le varie opinioni dei consumatori postate online. 

Infatti, in seconda posizione (il 64% del campione italiano) dopo il passaparola vi sono le opinioni e le recensioni – frutto di concrete esperienze – postate sui social media. Il trend del credito attribuito dagli italiani a questa modalità di comunicazione risulta in crescita.

Quest'ultimo punto è molto interessante.
Funzionano i risultati di prove e test condotti da persone come noi.

Quanto alla fiducia nella pubblicità:

Il 42% degli italiani si fida della pubblicità televisiva, che si posiziona al quarto posto, a testimonianza della centralità che la tv ha ancora nel nostro Paese. Ciò si desume anche dall’incremento registrato dalla fiducia nell’adv televisivo in Italia tra il 2011 e il 2013 (dal 28% del 2011 al 42% del 2013). Anche in Europa l’atteggiamento positivo dei consumatori verso l’adv televisivo è decisamente cresciuto (28% nel 2011 vs 45% nel 2013). Ciononostante, la quota di fiducia nei confronti del piccolo schermo, in Italia e in Europa, è molto inferiore a quella registrata a livello mondiale (62%), con punte del 72% in America Latina.  


Se non riuscite a leggere niente perché l'immagine
 è troppo piccola, scaricatevi la ricerca, lì si vede :-)

Il resto ve lo potete leggere nella press release della ricerca :
http://nielsen.com/us/en/newswire/2013/under-the-influence-consumer-trust-in-advertising.html

e

http://nielsen.com/it/it/news-insights/comunicati-stampa/2013/trust-in-advertising.html

e/o scaricandovi la ricerca.

lunedì, novembre 11, 2013

Commovente: manda il messaggio al maratoneta del tuo cuore

OK, Maratona di NY conclusa da poco, mi sono reso conto che questa vecchia Case History non l'avevo citata... è del 2010 ma l'idea è ancora potente.

L'idea: la Maratona è dura. Molto dura. 

Specialmente per le migliaia di partecipanti che non sono atleti professionisti.

Hanno bisogno di supporto, di incoraggiamento durante la gara.

Quindi, ASICS (sponsor della maratona) ha dato a tutti gli iscritti un chip RFID da fissare alla scarpa.

Parenti e amici potevano online (o in apposite location situate a NY) registrare un video messaggio, mandare una foto, un testo...

Lungo il percorso della maratona, schermi giganti.
E quando il maratoneta si avvicinava allo zona dello schermo, partiva il messaggio per lui, dai suoi cari.

Non so a voi, a a me una cosa così avrebbe commosso.

Guardate il video che merita e spiega bene la faccenda.


venerdì, novembre 08, 2013

Job Offer: Digital PR cerca un Creativo Digitale

Digital PR sta valutando l'allargamento del proprio team - in pratica, cerchiamo un creativo digitale.

Qui, ovviamente, il problema è sempre definire cos'è un "creativo digitale".
Ecco la risposta che ci siamo dati:

- deve avere esperienza in un ruolo di creatività (perferibilmente art)

- deve avere esperienza nel processo di sviluppo di soluzioni creative - partendo da un brief del cliente e lavorando a stretto contatto col Digital Planner dell'agenzia (che sarei poi io). Contribuendo con spunti e la propria vision allo sviluppo della strategia creativa sui progetti e di lì sviluppando concept creativi per progetti di comunicazione digital, social, integrata.

- deve essere capace di articolare questi concept creativi in varie declinazioni e applicazioni. Se poi riesce anche a elaborare graficamente le proposte e a farne parte della produzione... questo sarà un vantaggio competitivo.

- deve essere pronto a dare un supporto alla preparazione delle proposte ai clienti

- deve essere in grado di gestire la supervisione e il coordinamento di eventuali partner e/o fornitori esterni coinvolti nella produzione creativa

- deve essere propositivo e proattivo per collaborare alla prosecuzione della crescita di Digital PR.

- deve conoscere davvero bene la Rete, in tutte le sue forme.

- deve sapere bene (davvero!) l'inglese.

Se tutto questi doveri non lo spaventano, allora:

- deve mandare un CV e un minimo di portfolio a: info@digital-pr.it.

Se non interessa direttamente a voi... sentitevi liberi di fare girare questa offerta.

Gosh. La Vitamina che migliora il tuo status Social.


Berocca, un integratore vitaminico-energetico.
Singapore.

Per far passare il concetto che potenzia la tua vita (end benefit) ha realizzato un widget - un aggregatore di notizie da installare sul proprio desktop.

L'idea è che questo aggregatore tiri fuori le notizie più "cool".
Quindi dandoti un vantaggio sleale, un boost alla tua percezione nei social. Dandoti cose molto cool da condividere nel tuo network. In tempo reale.

L'idea (sensata) è che se sei quello che per primo pubblica cose fighe e lo fa costantemente, la percezione di te cambierà, migliorerà la tua marca personale.

Quindi la vitamina non solo per il tuo corpo ma anche per il tuo social.

Qui dentro ci sono un sacco di temi. 
La costruzione di "Brand Utilities" - di servizi al consumatore, che diano valore aggiunto, offerti dalle marche.

Il riconoscimento dell'ansia da status sociale (sempre esistita) sul sociale-digitale. E del meccanismo di costruzione della coolness, del personal branding attraverso le informazioni, i contenuti che sei in grado di diffondere al tuo pubblico.

La sintesi di cosa è e fa una marca incapsulata in un servizio.

Ecco il link alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/BeroccaBoostSG da dove (ma solo se date il like alla pagina) potete scaricare il widget

giovedì, novembre 07, 2013

Blogger Marketing: Android 4.4 KitKat Unboxing. Ma è quello di cioccolato :-)

Evidentemente là fuori c'è qualcuno che monitora i Social Media e i blog.

E ha visto il mio post sulla Case History di KitKat Android (la trovate qui) come innovazione nel marketing.

E mi ha mandato il rarissimo KitKat a forma di robottino Android :-) 
Una buona forma di relazione con i blogger...

Ecco l'unboxing (scusate, non sono un bravo fotografo...) che mi è sembrata una cosa divertente da fare:

Il prodotto nella sua confezione originale

Apriamo la confezione...



Tiratura Limitata...

Il KitKat Android in tutta la sua gloria 


KitKat Android e il suo felice possessore :-)
Vista la preziosità dell'oggetto, non credo farò un test hands on. Anzi, mouth on :-)


mercoledì, novembre 06, 2013

Abbiamo perso un milione di utenti Internet? Audiweb: Settembre 2013



Nuovo aggiornamento con i dati Audiweb . 

Il mio consueto punto mensile sui dati dell’uso di Internet in Italia (che presentano la stima dell’utilizzo di internet da parte degli italiani dai 2 anni in su che si collegano attraverso un computer da casa, ufficio e altri luoghi ) – visti con l’occhio del Digital Planner; includendo qualche commento e un po' di prospettiva storica - con una serie dei dati sull’anno che non trovate facilmente altrove ;-). 


Settembre: recupero degli utenti, però…


Dopo un periodo di calo, risale il numero di italiani connessi da “fisso” – e c’era da aspettarselo, visto il fenomeno di fuga verso le vacanze ad agosto. 

Sarà interessante l’anno prossimo rivedere i dati estivi avendo anche i dati dell’accesso da Internet Mobile…

Comunque: gli italiani che si sono collegati almeno una volta da “fisso” a Internet in Settembre 2013 sono 27.9 milioni contro i 26.7 milioni di Agosto. A Luglio erano 27 milioni, a giugno 27,4 milioni. A Maggio 2013 erano 28,5 milioni; ad aprile 2013 ne avevamo trovati 28,9 milioni. Il numero scende anche rispetto a Marzo: 29.3 milioni. A Febbraio erano 28,6 milioni ma a Gennaio eravamo 29.6 milioni. 

Andando più indietro: Dicembre 2012 - 28.9 milioni, Novembre 2012 - 28,8. 29 Milioni a Ottobre e 28.7 di Settembre 2012… (se poi volete farvi delle storiche più arretrate, fate un search su questo blog per “Audiweb” così recuperate i post precedenti e vi fate rapidamente una serie). 

Quindi a Settembre 2013 siamo tornati ai livelli di metà 2012 e in un anno ci sono spariti 800.000 utenti. Quanti dovuti alla crisi, quanti dovuti all’abbandono dell’accesso da fisso in favore di “tutto mobile” non è dato saperlo dai dati rilasciati. Vedremo più avanti quando Audiweb coprirà anche i dati da Smartphone e Tablet.

Quanti italiani trovo online nel giorno medio? 13,3 milioni (e qui c’è un buon recupero nel breve e un milione di utenti persi in un anno)

Come dico sempre, a me sembra più interessante, rispetto al sapere quanti italiani si sono collegati almeno una volta, sapere quanti italiani trovo effettivamente in Rete nel giorno medio. 

Qui c’è un netto recupero: 13.3 milioni nel giorno medio a Settembre 2013 contro gli 11 milioni di Agosto, i 12.8 di Luglio. A Giugno 13,5 milioni, quindi siamo tornati su quei livelli di inizio estate.

A maggio però la media è stata ben più alta: 14.2 milioni. Ad Aprile 2013 l’audience era di 14,3 milioni di utenti. A Marzo 14,8 milioni. A Febbraio 2013 14,6, Gennaio 14.7 milioni dopo la notevole inchiodata a Dicembre (14.1 milioni). 

A Novembre 2012 14.7 milioni ma eravamo 14,8 milioni a Ottobre. Settembre 2012 14.3 milioni . 

Quanto si sta online, ogni giorno? 

Resta stabile (nel breve) rispetto al mese precedente il tempo dedicato al mezzo: 1 ora e 19 minuti a Settembre, 1 ora e 17 minuti al giorno a Ottobre, contro i 1 ora e 20 minuti di Giugno; a Maggio hanno dedicato al mezzo in media 1 ora e 25 minuti; ad Aprile erano 1 ora e 28 minuti, a Marzo 1 ora e 29 e a Febbraio 1 ora e 27. 

1 Ora e 28 minuti a Gennaio, a Dicembre si è stati online in media per 1 ora e 25 minuti. A Novembre era 1 ora e 28 minuti al giorno, contro 1 Ora e 26' di Ottobre 2012. A Settembre la permanenza giornaliera in Rete era di 1 Ora e 23 minuti, rispetto a 1 ora e 21 minuti di Agosto, 1 ora e 19 minuti a Luglio, 1 ora e 20 minuti a Giugno (e qui i conti, se il calo fosse dovuto al periodo estivo, potrebbero tornare).

Di qui in poi sostanzialmente copio e incollo ampi stralci del comunicato stampa:

Dai dati sul profilo socio-demografico degli utenti collegati nel giorno medio a settembre, la popolazione online risulta composta dal 55% di uomini (7,3 milioni) e dal 45% di donne (6 milioni), con una predominanza di utenti tra i 35 e i 54 anni (47,7% degli utenti online nel giorno medio), seguiti dagli utenti 25-34enni (18%) 55-74enni (17,6%). 

Gli utenti tra i 18 e i 24 anni rappresentano una quota minore online (9,7% della popolazione online), ma continuano a presentare i valori piu' alti di consumo di internet da PC, con 139 pagine viste e 1 ora e 33 minuti a persona dedicati alla navigazione.

Per quanto riguarda la provenienza geografica risulta che il 31,1% degli utenti online nel giorno medio e' dell'area Sud e Isole (4,1 milioni), il 26,9% dell'area Nord Ovest (3,6 milioni), il 16,3% del Centro (2,2 milioni) e il 14,4% del Nord Est (1,9 milioni).

In base ai dati sull'uso del mezzo emerge un'attivita' rilevante per quasi tutta la giornata, con punte piu' alte di audience nella fascia pomeridiana. Infatti, tra le ore 15:00-18:00 si rilevano 7,1 milioni di utenti e valori simili nelle fasce 12:00-15:00 e 18:00-21:00 entrambe con 6,9 milioni di utenti online. Durante la fascia serale tra le ore 21 e la mezzanotte risultano online 5,3 milioni di utenti che dedicano in media 32 minuti alla navigazione.





Sintesi dei dati Audiweb Objects Video settembre 2013

Dai dati di sintesi sulla fruizione dei contenuti video online (Audiweb Objects Video), nel mese di settembre 2013 risultano circa 6 milioni gli utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, con 54,6 milioni di video fruiti (stream views) e una media di 29 minuti di tempo speso per persona. 
Nel giorno medio sono stati 695 mila gli utenti che hanno visualizzato 1,8 milioni contenuti video, con una media di 8 minuti e 24 secondi per persona.


Dato che chiedono di citare, io cito:
Audiweb Database presenta la stima dell'utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni in su, che si sono collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. In particolare, Audiweb Database contiene i dati quotidiani di navigazione sui siti degli editori iscritti ad Audiweb.

LEGENDA

Utenti attivi nel giorno medio (Reach Daily) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nel giorno medio del periodo selezionato. 

Utenti attivi (Reach) = fruitori per almeno un secondo del mezzo nell'intero periodo di durata della rilevazione.

Stream Views = uno ''stream'' e' un flusso audio-video erogato via internet, uno ''Stream View'' rappresenta l'avvio della riproduzione del contenuto audio-video in conseguenza di una richiesta di un utente.

Popolazione = individui + 2 anni (per quanto riguarda gli individui +74 anni, si fa riferimento esclusivamente agli individui che vivono in nuclei familiari dove c'e' almeno un componente tra gli 11-74 anni). 

Nella diffusione dei dati Audiweb si prega di citare la fonte, il nome del report, l'universo di riferimento e il periodo di rilevazione.

martedì, novembre 05, 2013

2 etti di filetto e una braciola - dentro la metropolitana.

Punto Vendita unconventional.
Il macellaio a bordo della metropolitana.


Avevamo già visto il supermercato virtuale nelle stazioni della metro; ora si fa un passo in più e si mette la Chianina (o il suo equivalente coreano) dentro al vagone.


Approfondimento: 

lunedì, novembre 04, 2013

Le 100 marche più amate del mondo sono... classifica, infografica

Vi segnalo questa ricerca focalizzata sulle marche che hanno saputo costruire i legami emozionali più forti con le persone.

Qui sotto vi metto l'infografica delle 100 marche più amate (una versione un po' più grande la trovate qui) su scala mondiale.

In cima alla classifica Disney, Yahoo! e Google. Facebook è solo 81a, molto dietro anche a IBM o Procter & Gamble.

Sotto metto anche l'infografica delle marche che hanno il più forte "emotional link". Interessante notare ad esempio come una marca che è spesso nel mirino di aspre critiche, boicottaggi e attacchi come Nestlé in realtà esca molto bene dalla ricerca. E anche McDonald's è nelle prime 70.


Approfondimenti sullo studio: qui.