venerdì, marzo 29, 2013

La Vending Machine benefica di Unicef


Dopo aver tanto parlato su questo blog di distributori automatici che danno la felicità (si fa per dire...) di Coca Cola, oggi segnalo la vending machine di Unicef.

Idea, come spesso capita, semplice.

Si inserisce il denaro, si sceglie il prodotto. In questo caso, vaccini, farmaci...

Posizionata in un centro commerciale di Madrid, ha raccolto donazioni da oltre 1000 persone.

Per far funzionare il tutto, è stata montata nel centro un'operazione di comunicazione molto tradizionale: poster, schermi, cartelli scritti a mano, volontari... di tutto per fare awareness e sensibilizzare. Ma soprattutto ci si è schierato molto il centro commerciale, con la sua potenza di fuoco.


Ecco la video Case History:


giovedì, marzo 28, 2013

Per cambiare il mondo, British Airways fa volare...un hackaton






Mentre noi siamo sempre più avvitati su noi stessi e portati a volare a 1 centimetro dal suolo, British Airways cerca di dare le ali (è il suo mestiere, in fondo) alle persone che possono cambiare il mondo imprenditoriale.

Voli lirici a parte, segnalo "UnGrounded" - un volo San Francisco - Londra che è una grande occasione di networking, un hackaton.

Un "innovation lab in the sky", "connecting tech talent with big problems around the world" - in partnership con le Nazioni Unite

"Our Advisory Board is hand-picking 100 of the most forward-thinking founders, CEOs, venture capitalists, and Silicon Valley game-changers, and putting them on a flight from San Francisco to London.

On board, they’ll do what they do best—innovate and collaborate to find an effective solution to this growing global challenge.

Once back on land, they’ll present their ideas to ranking delegates from the United Nations. "

A bordo 100 persone: imprenditori, consulenti, business angels, manager... partenza prevista il 12 Giugno, obiettivo permettere, durante qualche ora di volo senza distrazioni, di innovare. E di fare un po' di sana e robusta comunicazione per British Airways.




Ricerca su Fashion e Social Media - Italia


Segnalo la ripartenza dell'Osservatorio Brands & Social Media - con la pubblicazione dei dati relativi al settore Fashion.


Cito:

"Il settore, guidato da Burberry, si caratterizza per una forte comunicazione visuale e un uso dei social media come canali “verticali” in cui si esprime emotivamente l’affezione ai brand da parte degli utenti.

La ricerca, che si propone di analizzare la comunicazione sui social media di alcuni dei più rilevanti brand nazionali e internazionali presenti sul mercato italiano, torna con una metodologia arricchita, in grado di cogliere con precisione uno scenario comunicativo dinamico e sempre in evoluzione grazie a più di 60 diversi indicatori relativi alle variabili di esposizione, di coerenza e di interazione con il pubblico.

Per questo report sono state selezionate 14 aziende leader di settore a livello internazionale, i cui social media sono stati analizzati nel mese di gennaio 2013.

Leader della classifica è Burberry, seguito da Dior e Dolce & Gabbana. Il risultato di Burberry deriva dall’uso intensivo dei social media dal punto di vista dei contenuti, incentrati sulle caratteristiche distintive del brand: prodotti di punta, come il trench, o tratti caratterizzanti, come l’inglesità, in grado di catalizzare l’attenzione degli utenti sulle diverse piattaforme.

Il settore si avvale ovviamente di strategie globali, con la tendenza a creare profili internazionali che raccolgono utenti da tutto il mondo, e la presenza ridotta di profili localizzati per singole lingue o Paesi.

Rispetto alle piattaforme utilizzate, Facebook si conferma quella più adottata insieme a YouTube. Questo settore si distingue anche per un’elevata tendenza alla sperimentazione su nuovi social media, come Pinterest e Instagram, e nel mondo delle app."

Per approfondimenti, infografica e richiedere l'accesso ai risultati completi, potete cliccare qui






mercoledì, marzo 27, 2013

Se il blogger ti scoppia in mano...

Anzi, la blogger.
Segnalo questo post piuttosto arrabbiato da parte di Serena, di Genitori Crescono:

Questo post mi da' spunto per una qualche riflessione sparsa - che molti addetti ai lavori (ma non tutti) hanno già metabolizzato. Quindi ne approfitto e condivido un mio pensiero (debole?).

E' chiaro che i blogger ( e specialmente le cosiddette "mamme blogger") sono ormai un target di influencer molto ambito, su cui un po' tutti stanno andando a tappeto.

Il problema, (e lo vivo quotidianamente sulla mia pelle, come blogger, non come mamma) è non capire alcune cose di base:

a) Sono / Siamo sommersi di proposte

b) Non essendo giornalisti, possiamo anche non essere interessati, quindi ci deve essere un senso nella richiesta di pubblicazione; perché lo si dovrebbe pubblicare? Come farebbe del bene al nostro blog / al nostro brand?

c) Non essendo giornalisti, ci si deve parlare in modo diverso

d) Attenzione agli stereotipi e alle sensibilità. Non essendo giornalisti possiamo permetterci di irritarci e rispondere se riteniamo di essere stati offesi (e a volte la barra della sensibilità sta decisamente in basso, basta un niente...)

e) Si è ormai percepito che i blogger portano valore. E perché si dovrebbero sbattere a gratis per portare valore ad un'azienda? 
Al di là del pay per post che tendenzialmente è deprecato, su quale base logica un blogger (normalmente povero) dovrebbe fare un favore ad un'azienda (che investe centinaia di migliaia di euro, se non milioni, in comunicazione?)

Come usare Instagram col botto: Gillette Venus, Svezia


Ecco uno dei pochi esempi di uso strategico delle foto generate dagli utenti con Instagram... perché dietro c'è un pensiero e un progetto

Mercato: Svezia (brrr)

Il Problema: Gillette Venus è un rasoio femminile. Ma - d'inverno - le vendite crollano. 

Motivo? Il tempo infame che fa. Ergo la motivazione per avere gambe lisce e a prova di gonna corta è inesistente... :-(

La soluzione: invitare le donne svedesi a inviare le foto delle proprie condizioni metereologiche, foto che mostrassero quanto brutto, freddo, innevato, tremendo fosse il proprio ambiente circostante. 

A giudicare le foto (su parametri di simpatia per le povere scandinave) tre fashion blogger posizionate a Miami, Rio e Sidney (gente che magari non aveva mai visto la neve :-)

Le foto si vedevano assegnare un punteggio - basato sui trend storici di tempo schifoso per la location. 

Dopodichè si è arrivati a scremare 14 finaliste - invitare a realizzare un video che raccontasse quanto se la passano male in Svezia. E la vincitrice si è beccata un viaggio a Miami.

Ma si è anche integrato il canale di vendita - con uno sconto dinamico sul prodotto, legato alle condizioni meteo per l'acquisto online, grazie ad un accordo con un e-tailer.

Su una popolazione di 4.6 milioni di donne, si sono ottenute 444.000 e rotti immagini inviate. Risultato notevole, come se avesse partecipato una donna su 10. Le vendite sono salite del 570% (altre statistiche nella videocase che allego).

Si capisce perché Procter stia sempre di più guardando al digitale con attenzione e interesse....




martedì, marzo 26, 2013

Grazie a tutti: 750.000 pagine :-)

Era il maggio 2005. 

Mi sono detto: "mah. 'sta roba dei blog. Secondo me è una moda che non dura. Nel dubbio, iniziamone uno, così mi sporco le mani e imparo, hai visto mai che serva."


Per un po' non se l'è filato nessuno.
Poi qualcuno l'ha notato.
E il primo post che supera le 100 visualizzazioni totali è degli inizi del 2006.

Poi ho iniziato a lavorarci sul serio (da uno a due post al giorno, tutti i giorni feriali. E le eccezioni sono in genere al rialzo, piuttosto che al ribasso). Un sacco di lavoro.

Poi lo scorso Settembre, supero la soglia psicologia del mezzo milione complessivo di page views :-)

E l'altro giorno, scopro con orgoglio che siamo a tre quarti di milione.
A quando il milione? (secondo me entro la fine dell'anno ;-)

Scherzi a parte, grazie a tutti per il continuo supporto e l'attenzione.
E se avete suggerimenti (tenendo conto che più di così non ce la faccio a investire, in termini di lavoro... ) sono qui per ascoltare :-)

(in realtà le statistiche del mio blog sono disponibili dal 2008 in poi, ma nei primi 3 annetti non è che abbia fatto chissà quali numeri....)

Rischiosissimo cambio per Old Spice


Old Spice è stato uno dei casi di maggiore successo della comunicazione (e della comunicazione digitale) del recente passato (http://en.wikipedia.org/wiki/Old_spice#Marketing).

Il problema è sempre quello: dopo che hai avuto un grande successo, cosa fai ? Ti sei alzato l'asticella da morire, e devi replicare il successo con qualcosa di ancora più incredibile.

La nuova campagna (ovviamente "integrata") si centra sul personaggio del nuovo Direttore Marketing: il Sig. WolfDog. Che è, ovviamente, un cane.

Ma il senso dell'operazione... beh, è un'operazione nostalgia per gli anni 2000. Con tutti i cliché culturali e internettiani dell'epoca :-)


Si parte con un Video su YouTube, di presentazione, che in pochi giorni ha fatto la sua milionata di views (btw, forse per la prima volta in un comunicato pubblicitario, si cita esplicitamente il nome di Procter & Gamble, associato al prodotto). Seguono poi un'altra serie di video, con views minori.

Ovviamente Facebook , Tumblr (http://www.mrwolfdog.com/) ... su Google+ hanno fatto un hangout per candidati al ruolo di assistenti al Direttore Marketing (mr. WolfDog, ovviamente) e persino le gif animate - che, come avrete notato, stanno tornando di moda. E finanche (a volte ritornano) le suonerie per cellulare :-))

lunedì, marzo 25, 2013

Ricerca Stagista

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Fate girare se conoscete candidati interessati...


Digital PR cerca uno stagista

Il/la candidato/a affiancherà il team di account nelle attività di comunicazione sul Web.

Il tirocinio prevede l’apprendimento di attività di comunicazione in rete come internet PR, analisi della reputazione online, social media marketing, contenuti per il web.

Requisiti:
  • Ottima conoscenza e passione per la rete, le sue logiche e i social media
  • Buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata (è previsto un esame di ingresso)
  • Ottime capacità relazionali
  • Laurea conseguita da meno di 12 mesi
La durata dello stage è da tre a sei mesi. A partire dal 2 aprile 2013.
È previsto un rimborso spese mensile.

Per info e candidature scrivere a info@digital-pr.it

Da vedere: Innovativo sito di viaggi


Da quanto tempo non parlavo di siti... eppure una volta erano tutto (o quasi) quello che potevamo fare. 

Adesso sono caduti un po' nel dimenticatoio - eppure sono un pezzo fondamentale nel processo di conversione delle persone.

Fatevi un giro su  escapeflight.com/: questi secondo me hanno trovato un approccio molto interessante per vendere viaggi mirati sul weekend. 

Riducendo il casino al minimo, essendo propositivi, con una grande attenzione alla grafica e all'aspetto comunicativo / persuasivo delle schermate.

Un sito decisamente migliore e più persuasivo di tantissimi altri che cercano di rifilarmi voli...


Notevole.




We call it Escape Flight

IT'S A FREE SERVICE THAT HAS BEEN SPECIFICALLY DESIGNED FOR PEOPLE IN BIG CITIES, WHO NEED A LAST-MINUTE WEEKEND GETAWAY, BUT CAN'T AFFORD TO DO ALL THE GROUND WORK THEMSELVES.
We have created a one-stop, travel-agent-defying algorithm that considers; your personal interests, the weather, your preferred airport, flight times, potential destinations (...including how easy they are to reach), even if there is an event on you might like, and of course not forgetting the cost.

venerdì, marzo 22, 2013

Ambient Sciistico in Metro. A Parigi.

Da Intersport, catena di negozi sportivi.

Hanno occupato una stazione del metro.

Hanno messo la neve.

Hanno messo le rastrelliere con gli sci. Cambiato le mappe.

E animato la gente.

Qui c'è il video.


Recruitment: Tatuatore... col QR

Annuncio di recruitment decisamente unconventional. Ma pieno di senso.
Riempire con cura. E poi scansionare il QR Code.




giovedì, marzo 21, 2013

Pay per post, un'offerta


Mi hanno recentemente invitato a entrare in un network di blogger pay per post. 

Ah, btw, hanno totalmente sbagliato mira - pensavano che il blog fosse mymarketing.it :-) 

Ho pensato potesse essere interessante farvi leggere la loro offerta, così abbiamo il polso della situazione. Ovviamente, per non fargli promozione, "sterilizzo" il messaggio... 

Carissimo Roberto,

sono la Country Manager di ******* per l'Italia e sono capitata per caso sul suo sito mymarketing.it

Devo dire che mi sembra molto interessante e ben scritto. Sono entrata nel mondo dei blog da poco e questa nuova avventura mi sta appassionando molto.

(A questo punto la tentazione sarebbe rispondergli "ritorni quando è più preparata" - mi sta facendo un'offerta commerciale una persona che per sua stessa ammissione è inesperta?)
Le scrivo, perche' forse potrebbe essere interessato/a a rendere il suo blog davvero remuneratuivo e a fare della sua passione una fonte di guadagno. 

Sul nostro marketplace di ***** le viene offerta la possibilita' di guadagnare, scrivendo articoli e post.
******, e' una piattaforma dove i blogger si incontrano con gli inserzionisti, le agenzie e gli esperti SEO. Sono proprio i blogger a stabilire il prezzo di pubblicazione e sono gli inserzionisti che effettuano le prenotazioni dei blog a cui sono interessati dal nostro marketplace. 

Come blogger, ha inoltre la possibilta' di seguire la nostra bacheca degli annunci e di candidarsi in prima persona per una campagna.

Ovviamente la registrazione e' gratuita!
Come blogger e' lei a stabilire:
- Il prezzo degli articoli nel suo blog
- Se accettare o rifiutare una richiesta di prenotazione o no
- Se scrivere direttamente gli articoli, o se farli scrivere a terzi
- A quali categorie aderire e su quali temi offrire il proprio contributo e il proprio blog
- A quali campagne si desidera applicare. 

Noi vi garantiamo:
- Il pagamento assicurato del vostro lavoro (dato che gli inserzionisti, prima di fare la prenotazione, devono caricare il proprio credito)
- Il pagamento puntuale ogni 1 e 15 del mese
- La sicurezza e l'anonimato sul mercato 

Se siete interessati, date un'occhiata al nostro sito************e per qualsiasi tipo di domanda, non esitate a contattarmi telefonicamente o via e-mail. 
Cordiali saluti

***************

Fuorissimo: il viral di Oreo


Video virale per Oreo.
OREO Separator Machine

La macchina per separare automaticamente i biscotti (ammettetelo, coi Ringo l'abbiamo fatto tutti).

E la storia del tizio che l'ha costruita. Anzi di tutte le persone che l'hanno studiata, hanno inventato una scienza nuova.

Un lavoraccio e una produzione seria, con soldi veri.

4  Milioni di visite in 15 giorni.
E tutta una serie di clip, per entrare nel mondo della robotica biscottica.








mercoledì, marzo 20, 2013

Brief e proposta via Twitter

Cosa non si fa per fare new business, per emergere dalla marea di agenzie più o meno creative...

L'ultima trovata è quella di http://worldsfastestagency.com/ l'agenzia più veloce del mondo.

Funziona così:
a) depositate 999 dollari via Pay Pal
b) date un brief via twitter in 140 caratteri
c) entro 24 ore l'agenzia presenta la proposta via Twitter.

Chiaro che è uno stunt, un modo guerrigliero di promuoversi più che una iniziativa seria e consulenziale; ma vedo la maggior parte delle aziende in grandissima difficoltà già a dare un brief, figuriamoci a darlo in 140 caratteri...

Quest'agenzia punta tutto sul fatto che sono rapidi e non sprecano tempo in riunioni e Powerpoint. E' un'agenzia speciale - che va bene per clienti speciali... e che non si fanno problemi a pagare in anticipo :-)

PS: quanto al claim di essere l'agenzia più veloce del mondo: tutti noi abbiamo fatto campagne in emergenza in mezz'ora, o anche meno. Normalmente però, mancando il tempo di pensare e fare il lavoro giusto dell'agenzia, non erano niente di che. A meno che non fossero gli eventi a dare una mano (come nel caso di Oreo al Superbowl)

Il fail di Citroen. Brutta mossa, la Ventura?

Quando ti scoppia in mano il testimonial.
Piccola crisi su Facebook, in reazione ad un post a fini benefici con testimonial Simona Ventura (scrollate in fondo al post)

Io ho copiato quello che c'era ieri sera, poi andate su Facebook a vedere cosa è successo nella notte, se volete...

Evidentemente la Ventura (molto criticata anche sui Social in occasione di X-Factor) è molto meno popolare di quanto si aspettassero.
Oppure no?

Il Social Media Manager, di fronte a questa cosa deve tirare la maniglia dell'allarme (giallo, non rosso, direi). E dichiarare aperto uno stato di crisi. Ovviamente è fondamentale avere degli skills e dei piani di gestione di crisi in azienda - e magari un'agenzia che lo sa fare ;-)

Il cattivo Marketing Manager, in un caso come questo andrebbe in panico e decreterebbe, sulla base dei commenti su FB, la chiusura del contratto con la Ventura.

Ma siamo proprio sicuri che l'opinione di chi commenta e un po' trolla sulla pagina FB di Citroen sia davvero l'opinione diffusa? 

Come sapete, da tempo metto in guardia con il confondere cosa fa una parte piccola (?) e particolare del nostro pubblico (la minoranza vocale) da quello che pensa e fa (ma non su FB) la maggioranza silenziosa. 

Per capirci, leggete questo: L’ascolto è importante, ma a volte inganna

(comunque si riconferma quello che sostengo da tempo: c'è una cattiveria straordinaria sui Social Media, la ggente stanno male e c'è un'incazzatura diffusa)

(Comunque 2: e comunque, IMHO, la pubblicità con la Ventura non si può guardare / ascoltare. Ma io sono probabilmente fuori target, essendo alfabetizzato... si veda: Non ha senso, in Italia, fare gli intelligenti?)









martedì, marzo 19, 2013

Gamification: l'opportunità di una vita con Subway


Subway, nota catena di panini in franchising (http://www.subway.com/ - in Italia è presente solo all'interno di basi militari americane) ha lanciato un interessante progetto a metà fra il recruitment e la comunicazione: il Subway Virtual Store.

Per attirare potenziali nuovi aderenti alla catena, si sono inventati un gioco in stile SIM City - in cui si deve virtualmente aprire e gestire un locale online. 

Ovviamente l'azione ha anche un valore di comunicazione - tanto per cominciare i partecipanti guadagnano punti anche condividendo sui social media (Facebook e Twitter).

I 5 vincitori riceveranno un viaggio tutto pagato all'HQ di Subway, per conoscere il co-fondatore e stringergli la mano. Poi si visitano New York e Washington.

Per i primi 100 si apriranno opportunità di impiego / business con la catena (visto che hanno dimostrato di saperci fare?)

In Italia nessuno sta ancora giocando al gioco. Finisce a fine mese, se vi sbrigate, forse...

Sotto metto una sintesi della descrizione ufficiale del progetto.



The SUBWAY® Build Your Own Virtual Restaurant Challenge was created to give young aspiring entrepreneurs around the world the chance to get a taste at being their own boss.

Since SUBWAY® is a franchise, owners are called “franchisees”, and are in business for themselves, but not by themselves. In this simulation, you don’t have to figure out how to build a business from scratch. There’s a system and a proven model for success. You just have to Build, Train, Operate and Promote your restaurant!

From January 29th through March 31st, 2013, we’ll present you with a series of 6 challenges:

1 Choose the perfect location and build out your virtual store
2 Produce a video to promote you and your and restaurant
3 Learn the business and get tested on your knowledge
4 Write promotional copy
5 Interview with the head of Global Development
6 Drive customer traffic and watch your sales grow!

Startup: emigrate in Cile, vi pagano



Di questi tempi si fa un gran parlare di scappare dall'Italia (io me ne sono andato già due volte, non escludo...).

Segnalo, ma solo a scopo di confronto, l'intelligente politica del Cile nei confronti delle startup. Con l'obiettivo di trasformare la repubblica sudamericana in una nuova Silicon Valley, il governo offre agli startuppari 40.000 dollari di fondi, il visto per un anno e un programma di orientamento.

Nel 2010 questo programma ha coinvolto una ventina di startup, salite a 100 nel 2011 - con l'obiettivo di raggiungere il migliaio l'anno prossimo.

Per informazioni: Start-Up Cile

PS: ogni eventuale collegamento con il post di ieri è puramente casuale. O forse no.

lunedì, marzo 18, 2013

2013 Digital Marketing Survey


Come tutti gli anni (o meglio, semestri), è stato pubblicato il Digital Marketing Outlook Survey, interessante studio realizzato da SoDA - Society of Digital Agencies.

Riposto la pubblicazione, ricca di spunti, previsioni e riflessioni. Non sono d'accordo su tutto ma di sicuro c'è tanta roba interessante. Vale la lettura.

Si parla anche di evoluzioni organizzative, di evoluzione dei budget, di tecnologia e innovazione, di aree di opportunità e di problema...


Non ha senso, in Italia, fare gli intelligenti?

(ma il Principe De Curtis era coltissimo...)
Chi mi frequenta sa che questo è un tema di cui io parlo spesso. Con amarezza.

Senza giudizi di merito, senza voler farne una colpa a chi è in questa situazione... in maniera laica e asettica (quando metto il cappellino del consulente e dello stratega: prendo atto di una realtà)

In sostanza, l'Italia è ufficialmente un paese di semianalfabeti.

La mancanza di competenze culturali causa una serie di tremendi problemi al nostro paese e genera comportamenti del tutto peculiari.

http://www.mestierediscrivere.com/Blog/analfabeti.jpg
Per i chi si occupa di marketing e comunicazione, le conseguenze sono nelle tipologie di consumi, nelle motivazioni sottostanti a questi consumi, nella relazione delle persone con la comunicazione - in sostanza su cosa si può fare o non si può fare per parlare con ampie fasce della popolazione (che comunque sono sempre più massicciamente su Internet... anche se "a modo loro").



Ecco alcuni dati, tratti da
"La Commissione Europea ha rilanciato in questi giorni gli sconvolgenti dati della cultura media in Italia.
Pochi giorni fa è stato lanciato un vero e proprio allarme dalla UE: un 15enne su 5 in Italia ha difficoltà a leggere e a scrivere, o meglio "privo delle fondamentali capacità di lettura e scrittura", sono state le parole testuali...

Il 65% della popolazione italiana non possiede le competenze alfabetiche minime, secondo l’OCSE, per orientarsi nella società dell’informazione (è cioè “funzionalmente analfabeta” o “semianalfabeta”). Mentre meno del 10% possiede le competenze necessarie per orientarvisi in modo critico e creativo."
Fosse questo il problema....

Ma anche: 

"si arriva alla conclusione che solo il 20% della popolazione adulta italiana è in grado di orientarsi nella società contemporanea: nella vita della società contemporanea, non nei suoi problemi, beninteso"

E anche:



"...quasi il 70 per cento degli italiani non sia in grado di leggere e scrivere se non testi di livello elementare" 

(di qui un po' di riflessioni su un fenomeno evidente in cui si sta costruendo una sorta di vantaggio competitivo per i "Non istruiti")


"Si assiste all’arroganza del self made man orgoglioso di essere senza studi." (btw, lo sapevate che in Russia, “nyet kulturny” (senza cultura) è insulto che li fa arrabbiare tantissimo?)

C'è quindi da fare delle profonde riflessioni su cosa possiamo / dobbiamo (?) fare in comunicazione - quando vogliamo parlare con questo 65% della popolazione...

Da fare delle riflessioni sul "funzionamento" delle cose  (e, ancora più profonde, sul cosa vogliamo fare per affrontare la situazione prima che arrivi all'ipotizzato "punto di non ritorno").


Da parte mia, d'ora in poi nei testi che scriverò avrò cura di sbagliare i congiuntivi. 

In modo che io sembro uno di quelli giusti, che studiare perché, qual'è l'utilità. E che nessuno pensa che io fossi uno che legge e scrive correntamente.

Si stava meglio quando si stava peggio?



venerdì, marzo 15, 2013

Pinterest: arrivano gli Analytics


Per la gioia di molti (e la disperazione di altri) arrivano finalmente i "numeri" su Pinterest.

Premesso che è altamente probabile verranno usati male, come spesso capita, invitando quindi ad un uso responsabile e a un'ottica strategica, ecco come e cosa sarà disponibile:



View your website’s analytics
In order to use Pinterest Web Analytics, you'll need a verified website and you'll have to switch to Pinterest's new look
To access your analytics:
  1. Hover over your name in the top right of Pinterest
  2. Click Web Analytics 


  1. Pins: the daily average number of things pinned from your website between Date 1 and Date 2
  2. Pinners: the daily average number of unique people who pinned from your website between Date 1 and Date 2
  3. Repins: the daily average number of times pins from your website were repinned on Pinterest between Date 1 - Date 2
  4. Repinners: the daily average number of unique people who repinned your pins on Pinterest between x and y Date 1 - Date 2
  5. Impressions: the daily average number of times your pins appeared in feed, search or boards on the web, iOS and Android between Date 1 - Date 2
  6. Reach: the daily average number of unique people who saw your pins on Pinterest between Date 1 - Date 2
  7. Clicks: the daily average number of clicks to your website from Pinterest between Date 1 - Date 2
  8. Visitors: the daily average number of unique people who visit your website from Pinterest between Date 1 - Date 2
  9. +/- %: Percent increase or decrease from your current date range to the previous date range
You can change the date range for your results from the left date menu, and you can export your results to a CSV file on the right.


https://help.pinterest.com/entries/23296713-Pinterest-Web-Analytics

More info: http://techcrunch.com/2013/03/11/pinterest-launches-new-data-analytic-tool-for-businesses-as-it-prepares-to-monetize/


Killer packaging :-)

Per un diserbante.
Fantastico :-)
E c'è anche la pubblicità :-)


PS: dato che questo tipo di packaging molto particolare evidentemente costa un botto, dopo il periodo di lancio sono tornati a una confezione più tradizionale, come si può vedere dal sito:



Ecco la video case history


giovedì, marzo 14, 2013

Una Startup che ritira i pacchi al posto tuo :-)



A mio giudizio questa iniziativa merita di essere segnalata.

Nasce IndaBox, (www.indabox.it) una rete di Bar presso i quali è possibile far spedire i propri acquisti, con un semplice click.

Il concetto è antico, ricordo che ne ho scritto molti, molti anni fa, diciamo agli albori dell’ecommerce.

Secondo me resta valido: non sarà l’ostacolo maggiore alla diffusione dell’ecommerce in Italia, ma il problema esiste. Molti di noi non hanno un portinaio, sono sempre fuori casa, in ufficio non possono farsi recapitare pacchi personali.

Vi allego sintesi della press release, che spiega bene il progetto… in bocca al lupo, speriamo che funzioni :-)

" E’ nato pochi giorni fa, dall’idea di tre giovani imprenditori torinesi, il nuovo sito www.indabox.it: un servizio che semplifica la vita di chi acquista prodotti su internet ma che non ha un luogo comodo dove far consegnare la merce.

Da questa esigenza nasce IndaBox, una rete di Bar presso i quali è possibile far spedire i propri acquisti, con un semplice click. I Bar sono infatti la tipologia di impresa più diffusa sul territorio nazionale, il che consente di realizzare una rete davvero capillare, facendo sì che ogni utente possa trovare un Bar comodo presso il quale far spedire i propri acquisti.

Inizialmente disponibile solo a Torino, il servizio è arrivato anche a Milano e si apre a tutto il territorio nazionale. Tutti i altri bar sul territorio italiano che sono interessati ad offrire ai clienti questo servizio, possono aderire direttamente on-line, in modo semplice e chiaro.

Come funziona Indabox? Semplice!

- Si cerca un Bar: visitando il sito http://www.indabox.it , si può trovare l'elenco dei Bar che hanno aderito al servizio e che sono quindi disponibili a ricevere spedizioni; è possibile trovare il Bar più comodo, magari vicino a casa oppure al luogo di lavoro, grazie alla mappa disponibile sul sito.

- Si compra online: una volta scelto il Bar, si può procedere ad acquistare on-line come si è sempre fatto, su qualsiasi sito di e-commerce. Per utilizzare il servizio basterà specificare al venditore, in fase di ordinazione, che l'indirizzo presso il quale consegnare la merce è quello del Bar scelto.

- Si segnala la spedizione: dopo aver ordinato, con un semplice click su indabox.it si può avvertire il Bar che si sta facendo spedire qualcosa presso i suoi locali. In questo modo il Bar saprà che nei giorni seguenti arriverà il corriere per consegnare i prodotti.

- Si aspetta l'SMS: una volta che il corriere consegna i prodotti, il Bar invierà un SMS all'utente, avvisandolo che i prodotti sono pronti per la consegna.

Il servizio ha un costo di 3 euro."

Lo trovate anche su Facebook: https://www.facebook.com/indabox.it