lunedì, giugno 25, 2012

Crowdsourcing in Bocconi per Play.me.



Un paio di righe per raccontarvi un progetto interessante cui ho partecipato.

Organizzato da Buongiorno, per il suo prodotto di musica on demand Play.me. Copio e incollo:
Musica in Streaming e Dowload via Smartphone Tablet e PC, ovvero Play.me, diventa oggetto di studio per gli studenti del MIMEC,  il Master in Marketing e Comunicazione dell’ Università Bocconi.
Gli Studenti di Silvia Vianello, si sono sfidati a colpi di piano strategico, per far crescere ulteriormente gli abbonati a Play.me.

Prodotto ovviamente destinato e mirato su di un audience giovane.
Interessante e sensato quindi, fare un bel reality check, ovvero uscire dall’ufficio e parlare con il target. Magari coinvolgerlo in un pensiero di marketing - visto anche che sono studenti della Bocconi,  ci sta ;-) 

Dando quindi, in modo trasparente, agli studenti l’opportunità di mettersi alla prova con la realtà (e i tempi strettissimi!) di un progetto vero, e per l’azienda di evitare di chiudersi in una torre d’avorio.

Qui un link al comunicato stampa per l'approfondimento:
http://blog.playme.it/play-me-la-musica-in-streaming-al-mimec-master-in-marketing-e-comunicazione-delluniversita-bocconi/

L’esperienza è stata interessante, e secondo me cose di questo genere sono uno di quegli strumenti di marketing (e non tanto di comunicazione, siamo onesti) che hanno un senso - senza ricorrere a forme di sfruttamento bieco delle “smart crowd” un tanto al kg, che non sono la maniera migliore di arrivare alla verità, quanto un modo per spremere a gratis un po' di vacche da latte, sperando ne esca (per la legge dei grandi numeri) qualcosa di buono ;-)

Un bravo a tutti gli studenti che hanno lavorato e presentato in tempi veramente minimi, tirando fuori idee intelligenti e una visione del problema (quindi un auto-insight) secondo me decisamente interessante.


Io credo che queste operazioni, se fatte nella logica di riprendere un contatto con il proprio pubblico che troppo facilmente si può perdere, sono molto utili. 


Anche se, come ben sapete, sono molto cauto a promuovere forme di "crowdsourcing", va detto che, fatte in maniera oculata sono un buon strumento di marketing e soprattutto di pensiero strategico. 


Perché non sempre i digital planner o i consulenti di marketing sono sufficienti: ogni tanto riprendere contatto con la realtà del mercato e delle persone, serve ;-)

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