lunedì, gennaio 31, 2011

Una breve storia del product placement al cinema (video)

Film molto carino, un documentario didattico, praticamente.
Like.


Reminder: mercoledì inizia Wepad Project. Seguiteci in streaming

WePad_Project%5B2%5D.jpgDopodomani inizia l'avventura del WePad Project -  6 esperti e tutto il resto della gente insieme a lavorare per sviluppare una nuova applicazione per iPad che faccia risparmiare tempo e denaro... sponsorizzata da WeBank.


Già che ci siamo vi piazzo anche la mia intervista su WePad Project... qui sotto.


Se vi siete persi i dettagli li trovate qui e qui. Vi aspetto su www.wepadproject.it mercoledì mattina a partire dalle 0930.


venerdì, gennaio 28, 2011

La pensilina diventa un forno


Altro esempio di pensilinavertising. Ambient, unconventional...

Per promuovere i suoi nuovi panini caldi per il breakfast, Caribou Coffee ha trasformato alcune fermate dei bus in fornetti elettrici (che scaldano davvero). Per promuovere il prodotto. Per tenere i passeggeri caldi e croccanti.

La fermata del bus è un gioco sociale, con Yahoo.

Oggi si dedica il blog alle pensiline. Partendo da Yahoo.

Si chiama "Bus Top Derby" ed è una iniziativa di Yahoo che a San Francisco ha introdotto in 20 pensiline degli schermi da 72 pollici, con i quali è possibile fare dei videogiochi, socializzando / giocando insieme ad altri passeggeri in attesa, sfidando i giocatori di altre lontane fermate etc. in un vero e proprio campionato...

Il premio? Il quartiere della città che ottiene il punteggio più alto avrà l'onore di ospitare un concerto degli OK Go.

Tutte le informazioni: qui. Ma anche qui.

Se vi interessa il tema segnalo su questo blog ci sono parecchi post precedenti sul tema pensiline, tipo questo, o questo o anche questo.

giovedì, gennaio 27, 2011

Una vetrina interattiva.

Una via di mezzo tra Marketing, Branding, Arte, Engagement.

Wepad project: i dettagli (partecipate numerosi)

Ecco i dettagli del progetto WePad, di cui vi ho parlato ieri. Vi riporto una sintesi della press release che spiega forse meglio di come potrei fare io i punti chiave del progetto… ;-) (però se non avete voglia di leggere vi metto anche il video - giù in fondo)

6 esperti e 6 settimane di tempo per creare un’applicazione capace di semplificarti la vita.

Webank lancia un esperimento di comunicazione, un web reality unico - che coinvolge specialisti, ma anche appassionati, nella creazione della prima applicazione in crowdsourcing per iPad. Webank ha selezionato un team, un gruppo di 6 esperti in diversi campi della comunicazione e della tecnologia, invitandoli a progettare ex novo un’applicazione che possa aiutare gli utenti a risparmiare tempo e denaro.

Gli esperti che partecipano al progetto Wepad sono:

Roberto Venturini, il comunicatore;
Mafe de Baggis, la blogger;
Gigi Beltrame, il tecnologo;
Emma Tracanella, la tecno-mamma;
Filippo Magri, il creativo;
Stefano Andreani, lo sviluppatore.

A partire dal 2 febbraio 2011, per sei settimane, i protagonisti lavoreranno insieme, attraverso incontri settimanali durante i quali ciascuno con le proprie competenze costruirà questo progetto.

L’evoluzione del lavoro sarà documentata ogni mercoledì in streaming sul sito dedicato www.wepadproject.it, dove si potranno vedere i video degli incontri di brainstorming e leggere i risultati di ogni singola puntata. Il giorno successivo, sempre sul sito, sarà disponibile una sintesi della sessione appena conclusa, corredata dalle interviste ai protagonisti, da immagini, video, materiali e contenuti utili al processo creativo.

Ma è l’interazione con il pubblico l’aspetto più interessante del progetto. 
Appassionati, tecnici, internauti, avranno la possibilità di interagire con i protagonisti del reality inviando suggerimenti, consigli e feedback e, volendo, partecipare attivamente allo sviluppo dell’applicazione proponendo sul sito le proprie idee

Gli utenti potranno innescare un confronto diretto con gli esperti che, sulla base degli spunti più interessanti ricevuti, potranno modificare il loro processo di progettazione dell’app. E chi tra il pubblico risulterà essere il più attento e attivo nell’interazione, potrà 
partecipare di persona a una sessione di lavoro e vincere un iPad.

The Wepad Project è un altro passo del percorso di studio e promozione della cultura digitale da parte di Webank: un esperimento innovativo nei contenuti e nella forma che dimostri che anche l’Italia può vantare delle eccellenze in ambito tecnologico e creativo.

Per essere protagonisti del web reality e contribuire alla creazione della app, seguici e partecipa su www.wepadproject.it


mercoledì, gennaio 26, 2011

Heineken. Social Networking dal 1873.

WePad Project: facciamo un mini reality per sviluppare in diretta un' app. Con WeBank.


Ogni tanto ti capitano fra le mani dei progetti belli :-)
Insomma, spesso capita di fare progetti più o meno tranquilli, abbastanza semplici, more of the same. 

Invece, di tanto in tanto capitano dei progetti interessanti. E quelli più interessanti sono quelli sperimentali, dove si cerca di fare delle cose nuove. Per imparare, per capire, per spostare di qualche centimetro la frontiera.
Per questo sono particolarmente contento quando, come in questo caso, mi capita di essere coinvolto in un progetto diverso :-)
Ma basta girarci intorno e andiamo sul pezzo.

Il 2 Febbraio parte il WePad Project
Dal 2 Febbraio sarò coinvolto, insieme ad un gruppo di esperti del nostro mondo digitale e della comunicazione, in un progetto innovativo. Si chiama WePad Project ed è un’iniziativa di WeBank (mia vecchia conoscenza, ho lavorato con loro quando sono nati… memories, memories).

L’idea interessante è di provare a vedere cosa succede prendendo un gruppo di esperti e farli lavorare insieme, in una sorta di reality light, per sviluppare un concetto per una nuova applicazione per iPad. Un’applicazione che, anticipo, non sarà bancaria (quella c’è già) ma sarà un’applicazione di interesse generale.

Insomma, lavoreremo insieme, in parte “in the cloud”, a distanza; e in parte dal vivo, in diretta, insieme. Perché riteniamo sia ancora importante vedersi un po’ in faccia, fare scattare la chimica della relazione presenziale.  Ci riuniremo una volta alla settimana in una location segreta ;-) ma che sarà collegata in streaming video, in modo che chi è interessato possa seguire il lavoro, vedere come nasce, con quali problemi, con quali tortuosi o lineari percorsi arrivano le idee. Come un po’ di teste messe insieme riescono (questo è l’obiettivo e c’è certamente un’area di rischio, nell’esporsi pubblicamente) a tirare fuori delle idee, un concetto; e anche a tratteggiare i contenuti e la forma dell’app.

App che sarà poi realizzata concretamente e messa gratuitamente a disposizione del pubblico con i tempi tecnici dettati dallo sviluppo e dall’approvazione di Apple.

Un filo di reality
Chiaramente, dato che nessuno ha intenzione di chiudersi in una torre d’avorio, apriremo al pubblico. Senza stare a teorizzare troppo sulle smartcrowd o sul crowdsourcing, ci limiteremo a lasciare aperto il canale di comunicazione, per raccogliere input, stimoli, suggerimenti, pareri. Perché non essendo un app “per noi” ma che vuole essere per tutti, il parere di tutti è importante. Non solo: ad un certo punto un membro del pubblico potrà entrare a lavorare con noi nella “casa”…

Insomma, un lavoro di esplorazione dei meccanismi creativi e di sviluppo, che si potrà seguire con lo stream video, con twitter, con dei riassunti video (forse anche il moviolone? ;-), sul sito dell’operazione, sui nostri social media, attraverso cui cercheremo di raccontare l’esperienza, questo viaggio che ci porterà a fare uno sviluppo di concept parecchio diverso da quello che è il percorso usuale della creazione di un’app.

Nel dettaglio, ecco i miei compagni di avventura:
Stefano Andreani
Gigi Beltrame
Mafe de Baggis
Filippo Magri
Emma Tracanella

Se non li conoscete troverete facce e storie sul sito dell’operazione: www.wepadproject.it

Le date salienti dell’operazione: 
Mercoledì 2 Febbraio, ore 9:30, si parte con la prima riunione in mini-reality. Si proseguirà ogni mercoledì mattina per 6 settimane, quindi l’ultimo episodio sarà live il 9 Marzo.

Ci potrete seguire qui: www.wepadproject.it

Stay tuned. 
Nei prossimi giorni vi darò ulteriori dettagli sull’operazione. Poi, alla partenza delle operazioni per un po’ di settimane vi terrò informato sugli sviluppi del progetto. E se volete,  datemi una mano… (vedi alla voce UGPS - User Generated Pensiero Sensato…)

martedì, gennaio 25, 2011

Un bel filmetto sui Social, da presentazione al cliente

Un altro di quei filmetti alla Did You Know che sparano un po' di numeri impressionanti con una musichetta accattivante. Di quelli che si usano per stupire i clienti un po' tardogradi o non connessi alla realtà.

Usare con cautela, evitare su questa base di spacciare robe che al cliente non servono. Ricordando che il Social Media non è obbligatorio, non è per tutti e che può anche fare male. Molto male. Specialmente se fatto male.

In arrivo il packaging elettrico?

Un'evoluzione della tecnologia che permette di ricaricare i cellulari senza cavi sbarca al marketing, specificamente sul packaging. Così sullo scaffale il pack è l'insegna al neon di se' stesso.

Non so se avete presente quella tecnologia, disponibile già da un po' di tempo, che permette di ricaricare computer, cellulari etc senza fili, semplicemente appoggiandoli su un apposito tappetino.

Un'evoluzione di questa tecnologia è stata presentata al CES, dimostrando come trasformare un packaging in una specie di insegna al neon di se' stesso, senza batterie, pile e cavi, semplicemente mettendolo nel suo solito scaffale del supermercato (opportunamente attrezzato).

Applicata al marketing questa idea permette di realizzare delle confezioni di prodotto che si illuminano e attirano i consumatori.

Ecco il video che spiega, meglio di mille parole, il concetto. E ci prospetta dei lineari di supermercati scintillanti e lampeggianti come alberi di Natale anche a Ferragosto?


Link approfondimento: The Independent, CNET

lunedì, gennaio 24, 2011

La mappa interattiva del Twitterverse

Una interessante mappa interattiva dell'universo Twitter costruita con l'aiuto dei commenti degli utenti. Cos'è quella applicazione che si chiama... chi la usa? Come va? Basta cliccare sulla mappa per scoprirla.

Altamente raccomandata, se non altro per scoprire software e piattaforme che manco mi sognavate (io per primo) che esistessero... la versione interattiva la trovate qui: oneforty.com

Giocare può far bene anche al business

thumbnailGiocare - per imparare attività professionali. E se poi domani lavorassimo facendo finta di giocare?Questa settimana, su Apogeo.


venerdì, gennaio 21, 2011

Recruitment: Enter cerca un Assistente Marketing

Ricevo e volentieri pubblico, ecco la ricerca in corso:

ASSISTENTE MARKETING
Titoli di studio e work experience:
Laurea in economia, preferibilmente con specializzazione marketing o sistemi informativi.
Esperienza lavorativa di un anno in una funzione marketing o in una società di consulenza fortemente orientata alle attività di marketing.

Attività:
Supporto al Responsabile Marketing nelle seguenti attività:
·         attuazione azioni di marketing operativo di prodotto

·         analisi di mercato sulla domanda (desk e field) e / o della concorrenza

·         copywriting di testi relativi a: comunicati, siti web, materiali di comunicazione

·         assistenza nell’organizzazione di eventi

·         reperimento di fornitori, richiesta di preventivi, negoziazione proposte per l’acquisto media

Altri requisiti
Lingua inglese livello buono; presenza sui social media con profili personali regolarmente gestiti; frequentazione abituale della rete.

Titoli preferenziali
Esperienza di almeno  un anno in agenzie di comunicazione e/o aziende del settore IT. Forti interessi nel settore ICT e Digital media.

Offerta di inquadramento
Contratto a progetto, con prospettiva di assunzione a tempo indeterminato entro l’anno.

Puoi scriverci a: job@enter.it

Per maggiori info, ecco un link:
http://www.enter.it/blog/e’-tempo-di-recruiting-cerchiamo-un-assistente-marketing/

PS: non scrivete a me, che non c'entro nulla con la ricerca in corso...

giovedì, gennaio 20, 2011

Dilettanti allo sbaraglio (spam)

Ricevo da Euromediacom una mail di promozione, che volentieri pubblico, insieme alla mia risposta.

2011/1/15 Euromedia 

COMUNICATO STAMPA 3D-YOU

Su richiesta dell'interessato giriamo il comunicato stampa in allegato. Indipendentemente dall'idea regalo utile per la ricorrenza indicata, l'intento è quello di comunicare e promuovere un prodotto innovativo.

Per un codice etico vigente all'interno del nostro ufficio stampa, assicuriamo inoltre che la presente mail non sarà oggetto di "spamming"; il tutto a tutela del destinatario.
Cordialità
 

La mia risposta:


Su richiesta di quale interessato?
E poi sarebbe strano lo faceste contro la richiesta dell'interessato.
O lo mandaste su richiesta di un disinteressato.

Indipendentemente dall'idea, la roba che proponete comunque va bene per qualsiasi occasione, uso ed opportunità, purché io la compri, insomma a cosa serve non è importante.

Mi fa molto piacere mi comunichiate un "prodotto innovativo". In effetti ero stufo di agenzie di PR che mi scrivevano, dicendomi che lo facevano  per promuovere prodotti morti, vecchi, banali e decotti. Meno male ci siete voi che mi parlate di prodotti innovativi. Grazie.

Grazie anche che me lo diciate esplicitamente; essendo io un po' rintronato, da solo non ci sarei di certo arrivato, che mi scrivevate per questo.

Per il codice etico la mail non sarà oggetto di spamming? Ehm, sono le persone ad essere oggetto di spamming, non le mail. La mail è come il bisturi: non è soggetta ad un intervento chirurgico, lo compie.

Comunque, ai sensi della normativa vigente in campo privacy, siete in palese violazione con le norme di legge e mi state spammando perché mai vi ho richiesto o dato il permesso di contattarmi via mail per iniziative commerciali.

A meno che non possiate dimostrarmi il contrario. Quindi esercitando i miei diritti richiedi di avere visione dei miei dati conservati nel vostro database.

Cordialità a voi.


Il primo concorso via Instagram + Twitter


Molti utenti di iPhone conoscono e amano Instagram, un software per iPhone che rende più belle e poetiche le foto (o almeno ci prova ;-) ). Più che un software, un piccolo culto.

Gli Hotel NH - catena spagnola - hanno deciso di cavalcare quest'onda, con un concorsino.

Partendo dal proprio claim "Wake up to a better word", si fa il solito coso dove la gente deve mandare le proprie foto in tema - ma usando Instagram (che tra l'altro fa anche la geolocalizzazione dell'immagine). Tenendo conto anche del fatto che Instagram avrebbe circa un milione di utenti al mese, il bacino d'utenza ci sarebbe pure.

Il buzz generato (ad esempio su Twitter) non mi sembra niente male. Perché è proprio su Twitter che si trovano le foto, con l'hashtag #wakeuppics. E si vincono i premi.

Peccato però che sul sito della catena (in Home Page) non si parla del concorso in corso... se non per diffonderne i termini legali... 

mercoledì, gennaio 19, 2011

Sistemato il link NFC

Per tutti quelli che mi hanno segnalato il broken link all'interno del post su NFC: sistemato ed operativo.
Grazie.

Modesta proposta per la nazione (comunicazione)

L'incredibile polverone che sta colpendo parte della nostra classe dirigente ha sicuramente un effetto negativo sulla percezione dell'Italia all'estero.

Non voglio entrare nel merito della questione minorenni, concussione, prostituzione: non è parte della natura e degli obiettivi di questo mio blog.

Quello che è certo, però, è che l'effetto dell'affare ha un inevitabile ripercussione, specialmente sugli stranieri meno avvezzi e temprati alle particolarità della vita politica nostrana.

Di conseguenza mi permetto di avanzare una modesta proposta: l'apposizione di una semplice targa da sistemare sulle sedi istituzionali del paese, in modo da fare chiarezza, prevenire malintesi e darci anche un certo tono.

Di seguito la proposta.


Lo spettacolare spot di Intel

Normalmente parlo raramente di spottoni TV, dato che tendenzialmente mi occupo di digitale e di unconventional.
Questo spot però, un po' col digitale centra (Intel ;-) e poi mi piace parecchio, quindi ve lo segnalo :-)

martedì, gennaio 18, 2011

L'Islanda vuole essere tua amica su Foursquare

Marketing turistico, geolocalizzazione ma soprattutto buzz... e una maniera unconventional per una nazione di presentarsi al pubblico.

Su Foursquare. Ma anche strizzando l'occhio agli internauti, su  icelandwantstobeyourfriend.com

E poi su Tumblr. E con un bel blog. E dei bei video. E delle belle foto su Flickr. Naturalmente con Facebook e Twitter. E forse mi sono mancato qualcosa.

Proprio come facciamo noi sul fronte del marketing turistico online - ma anche solo offline, noi che abbiamo il paese più bello del mondo, e il massimo che riusciamo a generare sono i famosi portali che non decollano o le pubblicità con ricatto mafioso...

Confrontate il nostro portale del turismo con quello che fanno gli Islandesi, minuscola nazione con poca storia, e ditemi qual'è il paese più figo dei due. 
Non solo come grafica, ma come capacità di generare idee. Che è questo un dei problemi che sta massacrando questa povera, stanca, nazione.

La fine dei QR code? ...prepariamoci

Quello che i QR codes promettevano ma fanno fatica a mantenere, ce lo darà senza fatica una nuova tecnologia (disponibile già ora)? Google ci scommette.

I QR Codes, così come la Realtà Aumentata, sono uno di quei concetti di cui intuiamo il potenziale ma, come comunicatori, stiamo facendo ancora fatica a trovarne l’applicazione killer; un po’ perché mancano le idee ed è tutto oggettivamente da inventare; un po’ perché la tecnologia, detto francamente, non ci aiuta.

I QR Code sono abbastanza complessi da usare e questo frena la loro utilità in campo marketing. Adesso però arriva NFC, una tecnologia che permette di fare la stessa cosa semplicemente avvicinando il proprio telefono ad un oggetto, senza dover smanettare troppo… 
già disponibile di serie su Nexus S (il Googlefonino di seconda generazione) e probabilmente su iPhone 5

Su questo tema ho scritto un articolo per Apogeo che se vi interessa potete leggere qui

Vedi anche: 

lunedì, gennaio 17, 2011

Il contenuto non è un accessorio


Il contenuto va progettato contestualmente al resto nelle operazioni on line.

Online (semplificando un po' le cose come al solito) possiamo dare ai nostri visitatori tre cose: 

  • emozioni
  • servizio
  • contenuti. 

Spesso i siti sono un mix di queste tre cose, in misura diversa lo possono essere anche altri strumenti di comunicazione Internet - come i Social Media o SlideShare, o YouTube.

Restringendo il discorso ai siti (da cui si possono derivare i ragionamenti relativi ad altri strumenti), molto spesso quello che ho visto fare è stato concentrarsi sulla strategia (correttissimo), poi sviluppare l'idea del sito (corretto), la sua mappa (inevitabile) e poi iniziare a realizzarlo graficamente.

Una volta pronto e approvato il sito, qualcuno si è posto il problema dei contenuti. E lì sono saltati fuori i pasticci.

Altro errore tipico è quello di definire quali dovrebbero essere i contenuti del sito, costruire la mappa, pensare la natura/idea stessa del sito attorno a questi contenuti che abbiamo previsto, disegnare le pagine. 
E poi scoprire che nessuno ha idea di come e a chi far fare questi contenuti.

Se il tema vi interessa potete leggere il resto del mio pensiero nella nuova puntata del mio corso di e-marketing per le PMI e i non esperti in digitale, giunto ormai al suo sesto (!) anno di attività sul portale di Eurogroup.

Il link diretto è questo

venerdì, gennaio 14, 2011

Charity con il QR Code

A prescindere che secondo me il QR code potrebbe avere i giorni contati, per via dell'arrivo del NFC... interessante esempio di uso dello strumento a fini benefici.

Da CityHarvest (quella del virale delle mele in metropolitana...).

Scansionando il codice, si apre un microsito mobile che permette di fare immediatamente una donazione o acquisire ulteriori informazioni etc.

Un approfondimento critico dell'operazione... 





I nuovi dati Audiweb sugli utenti Internet Italiani

Ed ecco a voi il consueto aggiornamento sul numero degli utenti Internet in Italia e i loro comportamenti.

Ma prima di passare ai dati, permettetemi di ricordarvi che gli utenti non si contano: si pesano. E che l'allargamento del numero di utenti non significa che stia aumentando il numero di persone "wired", intelligenti, "avanti", "2.0"... forse significa che entrano su Internet fasce sempre meno culturalmente avanzate...

Su questo vi suggerisco di leggere il mio articolo o di guardare questa presentazione, che incrociano in modo semiserio ma fondato le competenze culturali della popolazione con il numero di utenti Internet.
Detto questo, ecco i tanti attesi dati:

Sono 24.7 milioni gli italiani che nel mese di Novembre 2010 si sono connessi a Internet almeno una volta. Pari al 45% degli italiani sopra i due anni. Con una crescita del 10.7% rispetto a Novembre 2009.


Per confronto, a Settembre 2010 erano 24 milioni, a Luglio 23.8 e a Giugno 23.7 milioni.

Come sapete, ritengo molto più interessante il dato sul giorno medio: e lì  gli utenti che si sono collegati sono poco più della metà, ovvero 12.6 milioni. Con una crescita dell'11.3% rispetto a Novembre 2009.
Per confronto, a Settembre 2010 erano 12 milioni, ad Agosto erano 9,8 milioni. A Luglio erano 10,8 milioni. Erano 11,7 milioni  a Giugno e Maggio 2010.

 (qui però ho un dubbio sui dati: se ho capito bene, i dati che davo precedentemente sul blog -e che ricevevo da Audiweb - erano relativi agli italiani sopra gli 11 anni. Leggo invece nell'ultima release che ho ricevuto che adesso i dati sono relativi agli italiani sopra i 2 anni. Allora i dati non sarebbero perfettamente confrontabili...  a disposizione per ulteriori precisazioni appena capisco meglio o qualcuno mi da' ulteriori informazioni)

 Gli utenti si collegano mediamente 1 ora e 32 minuti al giorno, un sei minuti al giorno in più rispetto alla media precedente (spannometricamente, eh). Consultano 181 pagine al giorno per persona mentre la media precedente era grosso modo sulle 166 pagine.

Di qui in poi cito testualmente la press release:

Gli utenti attivi nel giorno medio sono 3,9 milioni dell’area Nord-Ovest (il 31% degli utenti attivi nel giorno medio), 2 milioni dell’area Nord-Est (pari al 16,2% degli utenti attivi nel giorno medio), 2,1 milioni del Centro (il 17%) e 3,7 milioni dell’area Sud e Isole (il 29,4%).

Nel giorno medio risultano online 7 milioni di uomini e 5,5 milioni di donne principalmente tra i35 e i 54 anni (il 47,6% degli utenti attivi nel giorno medio). Anche i giovani tra i 25 e i 34 annisono ben rappresentati online, con una media giornaliera di 2,6 milioni di utenti attivi (il 20,9% degli utenti attivi nel giorno medio) che navigano per 1 ora e 42 minuti al giorno.

Per quanto riguarda l’uso del mezzo nelle diverse fasce orarie del giorno medio di novembre, è confermata una particolare attività già a partire dalla fascia oraria tra le 9:00 e le 12:00 in cui risultano online in media 5,6 milioni di utenti attivi. Dalle 12:00 alle 15:00 l’audience online sale a una media di 6,4 milioni di utenti attivi con un dato abbastanza stabile fino alla fascia oraria tra le ore 21:00 e la mezzanotte in cui si registrano 5 milioni di utenti attivi che navigano mediamente 39 minuti per persona consultando 75 pagine

Per confronti storici, potete ricavarvi una serie di dati mensili cercando su questo blog i miei post precedenti, facendo un search per audiweb o Nielsen. I dati li trovate anche su 


La sintesi mensile del report Audiweb Database e il report Audiweb Trends sono disponibili sul sito www.audiweb.it per tutti gli utenti registrati e in forma completa per tutti gli abbonati attraverso le principali aziende di elaborazione dati per la pianificazione pubblicitaria.


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giovedì, gennaio 13, 2011

Social Shopping: un nuovo approccio molto "tele-social" per le offerte


Social Shopping via cellulare…per monitorare le offertone.
Un nuovo player entra sul mercato -  Nuji.com.

Usando il proprio smartphone si può taggare un prodotto (leggendone il barcode o fotografandolo) ma anche taggandolo dai siti dei produttori di prodotti aderenti all'iniziativa. 
Non solo, attraverso Facebook Connect si possono condividere le segnalazioni, raccomandazioni… molto "social e 2.0" ;-)

Una volta costruito un proprio database di prodotti del desiderio (anche slla base delle segnalazioni della "community"), il sistema tiene d'occhio la situazione e non appena c'è un'offerta o una promozione su uno dei "nostri" prodotti, scatta l'allarme.

Il concetto è interessante, l'esecuzione mi lascia un po' perplesso. Forse giocandoci un po' riuscirò a farmelo piacere. 
  

Coke & Mentos: come proseguirà la saga?

Dell'eruzione vulcanica causata dalle Mentos nella Coca-Cola, ne abbiamo parlato tutti.

Mi sa che si è parlato un po' meno della nuova release - più marchettara - di quest'estate.
Coke Zero e Mentos che propellono nientedimeno che David Letterman. 108 bottiglie per spingere a razzo un trabiccolo guidato dal famoso conduttore televisivo per la 53a.

Guardatevi il film qui sotto e per approfondimenti segnalo l'articolo di Advertising Age.
(vedi alla voce: unconventional, stunt, buzz, product placement, anzi Product Integration, celebrity marketing e così via...che se però passa in TV nel popolare programma, fa dei numeri di awareness che l'unconventional se li sogna...;-)

mercoledì, gennaio 12, 2011

Ecco l'auto che va a Twitter... :-) ed è una gara.

In occasione dell'ormai incombente Superbowl, Mercedes-Benz ha lanciato un'operazione "social" basata su Twitter.

Quattro teams, quatro auto. Dovranno raggiungere Dallas (sede del Supebowl). Lungo la strada dovranno vincere sfide e prove, raccogliere likes su FB e far generare tweets. Moltissimi tweets, se vorranno vincere.

E in palio, per i supporter, scintillanti auto tedesche, of course.



Groupon: numeri, infografica

The Amazing Rise of Groupon
[Source: Online MBA]

martedì, gennaio 11, 2011

Lo strip di Dita per Perrier


Online l'aggiornamento del sito di Perrier che ha come protagonista Dita Von Teese, diva del burlesque (ed ex moglie di Marilyn Manson, brrrr).

Tutto iperlusso ostentatissimo, iperfrancese, tutto erotismo; rispetto alla versione precedente è stato aggiunto uno strip - peraltro castigato, ma molto più intrigante di certe operazioni di gnoccavertising o di certe cose che si vedono in prime time televisivo... d'altra parte Dita è la regina del burlesque mica per niente ;-)

Un po' risibile il meccanismo di interazione con il quale si ottiene il diritto di vedere lo spettacolino... mentre intelligente il sistema per fare introdurre l'età come credenziale d'accesso.

Assolutamente impressionante la produzione dal punto di vista qualitativo, cinematografico... ci hanno messo dei soldi veri, altro che fare un sitarello con 15000 euro e pretendere di sbancare il mercato e fare miliardi di fan osannanti portando la marca a livelli stellari... (if you pay peanuts, you get monkeys). O meglio in rete non conta che fai, conta chi sei.

Se non avete visto il sito in precedenza, consigliabile guardare anche il materiale della release precedente, che trovate nel menu in basso.

Continua la partnership dell'acqua minerale che, insieme a Sanpellegrino ha dato alle bollicine uno status nel mondo da champagne (o quasi). E guarda caso, sono entrambe di proprietà del gruppo Nestlé.

Si veda anche il mio post precedente sul packaging Perrier + Dita.
Da segnalare che Dita è testimonial anche per Cointreau (si veda FB e questo sito).

Telelavoro e disabilità: The Fool cerca collaboratori

Segnalo molto volentieri.

Da Matteo Flora: "The Fool seleziona profili per una nuova “batteria” di Internet Content Analysts e vorrei provare a contattare associazioni o cooperative che si occupano di fornire lavoro a diversamente abili, siano essi (scusatemi l’ignoranza nell’uso dei termini) ipovedenti/non vedenti, ipoudenti/non udenti o soggetti con limitata capacità motoria. 
Ci piacerebbe sperimentare la possibilità di integrare nel nostro gruppo di Internet Content Analysts figure diversamente abili e capire se l’idea di passare la gestione del lavoro per alcune particolari esigenze a cooperative e/o Associazioni sia una ipotesi fattibile.
Sono convinto che tra i tanti lettori che mi/ci leggono e seguono sarà possibile riuscire a contattare qualche realtà e fare partire un progetto pilota. L’inquadramento delle risorse che cerchiamo è un Contratto a Progetto (siamo pur sempre una StartUp) e si articola in turni di moderazione distribuiti sui 7 giorni."
Leggete il post completo qui

lunedì, gennaio 10, 2011

Gli utenti non si contano: si pesano ;-)

A grande richiesta (di quelli che erano in sala) ho pubblicato su Slideshare la mia presentazione fatta in ISTAT allo Statcamp.

Si parla di quanti sono  gli italiani in Rete, incrociando un po' acrobaticamente i numeri con i dati sull'alfabetizzazione e gli skills culturali della popolazione.

Di che farsi venire qualche dubbio sulla matrice (solo) tecnologica del Digital Divide.
Una provocazione, se volete... ma qualche pensiero magari lo fa venire.

(nota: in parte è una traduzione del mio articolo su Apogeo sullo stesso tema, con qualche aggiunta sul tema della "democrazia" della Rete, quindi può essere interessante anche lato e-gov... e politica)

I cd durano poco, un microbo è per sempre


Che problema l'archiviazione. Ma quanto durano i supporti di memorizzazione? Un CD dopo due anni perde i dati? E un HD?

L’umanità ha sempre cercato l’immortalità. Non potendola raggiungere letteralmente, ci si è accontentati di inseguirla attraverso l’eredità della memoria. Ma i supporti ci possono tradire... se interessa, leggete l'articolo su Apogeo.

venerdì, gennaio 07, 2011

Creatività sul Punto Vendita

Adesso che i sacchetti di plastica sono al bando...

Packaging e online si alleano per la Charity

Operazione di Marketing no profit.

Protagonisti: da un lato Kiva - una delle più note e attive realtà online di supporto, attraverso il microcredito, all'imprenditoria individuale nei paesi disagiati (realtà che supporto, appoggio e finanzio).

Dall'altro Dermalogica, azienda del settore skincare (e altri partner). 

Insieme hanno lanciato JoinFite, un sito che permetterà di erogare microcredito - non solo in luoghi sperduti del mondo ma negli stessi Stati Uniti (che anche lì, di questi tempi, c'è gente che ne ha bisogno, per sfuggire alla povertà e farsi / rifarsi una vita).

Sulle confezioni dei prodotti Dermalogica, i consumatori trovano un codice, che inserito nel sito FITE, attiverà il versamento di un dollaro al fondo che eroga i microfinanziamenti.

Interessante come, nel sito Dermalogica, si spinga l'acceleratore sul tema della scelta della persona da finanziare, nel costruire un minimo di rapporto diretto tra donatore e ricevente, nel dare un senso di poter cambiare la vita di una persona che si può vedere in faccia (come del resto, nella logica di Kiva)


Qualche link di approfondimento: