giovedì, ottobre 20, 2011

Olimpiadi di Londra: Niente Ambush o ti faccio...

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Vietatissimo organizzare operazioni di Ambush Marketing durante le Olimpiadi di Londra. 

Per essere più fortemente dissuasivo, il Governo Inglese riterrà personalmente responsabili i manager delle aziende i cui marchi saranno protagonisti di Guerilla e simili durante le Olimpiadi.

Quindi, se avverrà un ambush, uno stunt, un flashmob riconducibile ad un brand, i manager dell'azienda dovranno essere in grado di dimostrare che sono incolpevoli, che l'azione è stata fatta da un loro concorrente che voleva danneggiarli o robe simili.

Altrimenti risponderanno personalmente in tribunale.
Dall' Amministratore Delegato in giù.

Prima di gridare allo scandalo, interroghiamoci su perché è stata decisa questa proibizione.

Ricordiamoci che, per quanto unconventional, il marketing alternativo è sempre fatto per far vendere o comunque creare valore per la marca. Per far girare i soldi. Soldi che però girano molto più pesantemente con la comunicazione tradizionale. Soldi che chi ha tirato fuori è giustamente intenzionato a proteggere.

Gli sponsor olimpici tirano fuori soldi importantissimi per usare le Olimpiadi per promuoversi. E non gli va per niente bene che altre aziende approfittino dei Giochi per avere vantaggi di immagine e marca, senza tirare fuori i budget corposi degli sponsor.

E come insegnato in edizioni precedenti dei Giochi e ai Mondiali di Calcio, ci sono state aziende furbissime nel farsi pubblicità senza "averne il diritto". Con tanto di arresti.

Quindi, si limita quello che si può fare ai non sponsor. 

Non che sia una novità: già alle olimpiadi di Atene non si poteva entrare* negli stadi con T-shirt o simili che recassero marchi che non fossero quelli degli sponsor ufficiali, per evitare coperture TV "a gratis" per aziende che non avevano messo la mano al portafoglio (pdf)

E mi ricordo (avendo avuto l'onore di lavorare con il Comitato Olimpico per le Olimpiadi di Torino) quanta attenzione si era posta anche in Piemonte per evitare che qualche furbo si approfittasse dei Giochi per infiltrarsi pubblicitariamente a sbafo ;-)

E comunque le olimpiadi Canadesi hanno impartito una lezioncina un po' acida per il comitato olimpico, sul fronte degli sponsor e dell'Ambush Marketing...

D'alta parte se si rompe il meccanismo dei costosi fee di ingresso per gli sponsor delle Olimpiadi ( a Londra si parla di 700 milioni di sterline), possiamo tranquillamente dimenticarci dei Giochi Olimpici, almeno così come li conosciamo oggi.

In effetti, ci sono aziende che sono percepite come sponsor olimpici e non lo sono... leggete qui.

* The following items may not be brought into venues: Weapons, explosives, chemical or detonation devices, tear gas, smoke bombs, even if they are legally carried, knives, drugs or other illegal substances, fireworks, firecrackers, poles, bats, and any objects in general that may cause bodily harm, even if they are legally carried, motorbikes, bicycles, roller-skates, skateboards, other skate-types, electronic equipment of any Broadcasting Company without broadcast rights, flags of non-participating countries,flags of participating countries, alcoholic drinks, or banners, laser devices and other devices that may be bothersome, flag poles, signs, umbrellas, commercial items with obvious logos of competitive companies to sponsors (hats, T-shirts, bags, etc.), pirate ATHENS 2011 products, announcements, brochures, unauthorized publications [...]

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