venerdì, maggio 06, 2011

Mi seguono (su Twitter) dunque esisto?

Mi seguono, dunque esisto? Su questa base, su Twitter, un’operazione benefica ha cercato di massaggiare l’ego degli inglesi, facendoli seguire dalle star (ma il follow era messo all’asta). Comic Relief, organizzazione benefica inglese, ha pensato bene di  far diventare una celebrità… un tuo follower.

C’era una volta il proprio sito personale. Con il suo bel contatore degli accessi. E c’era chi faceva a gara a chi aveva il numero più alto. Size Matters. Più gente entra, più bestie si vedono. Più gente clicca o digita, più vede il mio sito, più io esisto. Più sono importante. 

Figuriamoci poi quando è arrivato Google Analytics, che ha permesso anche al privato (nel senso di privato di senso critico e di autocritica) di spaccare le visite al proprio sito o blog per fasce sociodemo, per ore e giorni, per lingua e sistema operativo. Un conto però molto, troppo freddo.

L’apoteosi è ovviamente arrivata coi social media. Non solo so “quanti”, ma so chi. Posso vedere chi mi segue.

Il resto e qualche riflessione li trovate su Apogeonline, nel mio ultimo articolo per la rivista.
Share&Enjoy.

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