lunedì, gennaio 28, 2008

Tempi duri per gli orologi?


A volte la tecnologia spacca i mercati in maniere veramente inaspettate.

Secondo una ricerca di Seiko, il numero di Giapponesi che indossa un orologio da polso è caduta dal 70% del 1997 al 40%.

In effetti, dal punto di vista funzionale, l'orologio ha sempre meno senso.

Facevo il conto, qualche tempo fa che tra quello che avevo addosso e quello che avevo in borsa, avevo almeno altri 5 device perfettamente in grado di dirmi l'ora (cellulare, portatile, PDA, iPod, GPS...)

In effetti anche da noi mi capita di vedere sempre più spesso persone che guardano che ora è sul cellulare... e pare che proprio questo sia il driver della decrescita giapponese.

A questo punto il futuro dell'orologio pare legato a quattro fattori:

- abitudine - persone che (come me) si sentono nude senza l'orologio

- tecnofobi o tecnoprivi... le persone che non hanno mai indosso alcunchè di tecnologico che possa sostituire l'orologio

- nuove features (integrazione con altri device tecnologici... ad es. telecomandare l'ipod, interfacciarsi col telefonino, GPS, accedere a Internet per funzioni di consultazioni o dispositive...

- Status symbol: in effetti in Giappone scende il numero delle persona che porta l'orologio ma il valore del mercato è salito dell'8%, visto che si acquistano orologi costosi (tempi duri quindi per chi fa orologi semplici, funzionali, sobri ed economici?)


Aspettiamo dunque, per il bene di tutti i giapponesi (e non solo) che si perdono in lande desolate, che qualcuno trovi un metodo per usare il cellulare per orientarsi con il sole (cosa che con l'orologio - col bel tempo - funziona benino). Ma tanto tra un po' il GPS ce lo incorporeranno anche nei bottoni della camicia...

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