mercoledì, gennaio 23, 2008

Bentornati sull'ottovolante (mobile)

Nel libro“The Big Switch,” Nicholas Carr immagina un mondo in cui "Internet sarà ubiquo, collegato e condiviso come oggi lo è l'elettricità".

In realtà la grande svolta del prossimo decennio sarà lo svincolarsi di Internet dai cavi ed essere perennemente disponibile, anche in movimento - cosa che l'elettricità non è.

Che la cosa capiterà non ho alcun dubbio - resta da capire il modello di busines e quindi la tariffazione. E lo dicono anche gli analisti...

Anche se (come si sta discutendo in questi giorni su mlist.it) sembra proprio che i gestori di telefonia mobile italiani stiano iniziando a mettere sul mercato tariffe relativamente econonomiche e (relativamente!) facili da comprendere.

A questo punto dovrebbe iniziare a suonare il segnale d'allarme per tutti gli operatori del settore marketing e comunicazione.

Se abbiamo appena iniziato a metabolizzare Internet come strumento di mkg e comunicazione (in fondo è arrivato solo da una decina d'anni) già è ora di reinventarsi un nuovo mondo e nuovi paradigmi per il piccolo, mobile schermo.

E vedo già un po' di aziende iniziare a fibrillare alla ricerca di un know-how che in fondo non c'è, dato che siamo ancora in fase iper sperimentale.

Il mercato (lato user) sta nascendo adesso ed anche lui dovrà imparare ad usare questo nuovo tool e formarsi quindi delle abitudini d'uso.
Rappresentando dunque un bersaglio mobile che domani si comporterà anche sulla base di quello che adremo a proporgli oggi.

In termini di hardware, software, interfacce e sopratutto di progetti di comunicazione che stabiliranno degli standard, dei benchmark su cui si formerà la percezione e le opinioni degli user.

User che a oggi, sostanzialmente, non sanno cos'è Internet Mobile se non nel senso che è l'email sul blacberry o qualche sito (al limite riadattato graficamente) per essere visto dal palmare/cellulare invece che dal computer. Ma in realtà non lo sappiamo neanche noi.

Benvenuti, di nuovo, sull'ottovolante dell' "oddio e adesso cosa/come facciamo?"

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