mercoledì, dicembre 27, 2006

Il 2007 sarà l'anno del mobile advertising negli US?

Verizon, il colosso americano della telefonia mobile, ha annunciato l'introduzione di annunci pubblicitari sui telefonini dei propri clienti. Verranno infatti introdotti banner pubblicitari sui siti visitati dagli utenti Verizon usando il proprio cellulare. Ma questo è solo l'inizio.

Il valore del mercato dell'advertising sui cellulari è stimato negli US sui 150 milioni di dollari per il 2006, per arrivare a 1,3 miliardi nel 2010 (ragazzi, io queste sparate sui numeri pero' sono 10 anni che le sento, non so bene quanto credere a questi ricercatori.... nello specifico la fonte del dato è la società di ricerche Ovum).

Resta da vedere se e quanto gli utenti del servizio di telefonia gradiranno / accetteranno / sopporteranno la trasformazione del loro cellulare in un media personalizzato e mirato.

Per approfondimenti, leggete l'articolo del NY Times.

(Nella foto, un esempio di approccio altermativo al tema del mobile advertising)


Amazon, nuovi record natalizi

12 Dicembre 2005: Amazon fa registrare 3,6 milioni di ordini in un solo giorno.

11 Dicembre 2006: Amazon arriva a oltre 4 milioni di ordini nella giornata.

Che l'ecommerce sia ormai una realtà consolidata, non c'è più nessun dubbio. Che Amazon sia uno dei più importanti retailer del pianeta, anche. Siamo ormai in una fase che potremmo già definire di maturità del mercato.

Resta solo da capire, come tradizione del mondo Internet, come si reinventerà questo mercato domani.

Ah, btw, Buon Natale e Buon 2007 a tutti....

venerdì, dicembre 22, 2006

Gli investimenti pubblicitari su Internet continuano implacabili la loro marcia

Internet è il mezzo che si prevede crescerà di più in termini di raccolta di investimenti pubblicitari, con tassi di crescita del 28% l'anno prossimo.

Per il mercato globale pubblicitario le previsioni di crescita sono del 5,4% nel 2007, 5,8 nel 2008 e 5,3 nel 2009.

Trattandosi di una media globale però bisogna fare dei distinguo: contribuiranno di più alla crescita l'Asia-Pacifico, l'Europa Centrale e dell'Est e il Medio Oriente; mentre l'America, (quella del Nord e quella Latina) e il resto dell'Europa saranno sotto queste cifre di sviluppo.

Su questo totalone Internet peserà nel 2009 per circa un 9-10% contro un 6% di quest'anno (tenete anche conto della differenza di prezzo tra la pubblicità Internet e quella sui media classici per rendervi meglio conto di cosa vuol dire come quantità di advertising che si sta riversando sull'online).

In realtà già Svezia, UK e Norvegia sono al 10% di quota...

Proprio negli UK sta andando forte Google che , secondo le ultime previsioni, supererà a breve il fatturato pubblicitario delle televisioni commerciali (si veda questo articolo)

martedì, dicembre 19, 2006

Ultima segnalazione: il Flog di Sony scoppia in faccia agli autori


"What We Should Learn From Sony's Fake Blog Fiasco"

Come avrete capito, oggi mi sto dedicando al leggere cose interessanti (a fine anno il lavoro si calma).

Questo articolo di Advertising Age sul fattaccio del flog (Fake Blog, o finto blog) di Sony mi sembra istruttivo e dimostra quanto sia difficile gestire il Viral Marketing (e quanto si possa essere poco furbi all'interno di una strategia apparentemente raffinata... possibile farsi beccare attraverso la registrazione del dominio...???)

Link: http://adage.com/smallagency/post?article_id=113945
La brand experience? Ora si fa sul web

"Interessanti, creative, ironiche, intelligenti: le testimonianze presentate durante il “Multimedia Branding” 2006 ..."

Segnalo questa sintesi del Business Talk Show che ho avuto il piacere di moderare qualche giorno fa... ( e c'è anche il video, così potete vedere quanto sfiguro rispetto a Maurizio Costanzo...)
I 10 film virali che dovete assolutamente vedere

Segnalo questo pezzo di Advertising Age, la più ufficiale delle riviste di pubblicità e comunicazione...
"For better or worse, it was the year of the viral video. We detail the ones you should know about so you don't embarrass yourself around the office water cooler."

http://adage.com/digital/article?article_id=113933

lunedì, dicembre 18, 2006

Kentucky Fried Chicken abbandona i suoi giocattoli. E BG limita la pubblicità.

KFC, nel Regno Unito, eliminerà i giocattoli dai suoi menù per bambini (una volta, ovviamente, terminata la campagna promozionale centrata sui personaggi del film di animazione "Happy Feet").

Si tratta della seconda mossa all'indietro da parte di catene di fast food operanti in UK dopo l'annuncio di Burger King - che dal 22 dicembre smetterà di passare la propria pubblicità nei programmi televisivi dedicati all'infanzia.

In entrambi i casi si tratta di una mossa volta ad anticipare una decisione dell'Ofcom (l'ente regolatore della comunicazione nel regno britannico) - che ha fatto chiaramente capire la propria intenzione di proibire a breve termine la comunicazione volta a promuovere prodotti alimentari che l'ente consideri poco salutari...

Queste operazioni "censorie" sono destinate a suscitare non poche polemiche, generalemente sul tema della libertà di scelta e dell'autodeterminazione, per lo meno quando si tratti di target adulti.

Da genitore, anche se coinvolto nel mondo della comunicazione e del marketing, non riesco però a trovare questa forma di pressione così negativa, anzi, tutto sommato l'approvo calorosamente.... (basta guardarsi intorno e vedere quanti bambini sovrappeso ci sono in giro, se le fredde statistiche sull'obesità infantile non bastano a convincerci...)

mercoledì, dicembre 13, 2006

Ikea prova l'e-commerce e vi invita al beta test

A partire dal 2007 IKEA proverà la vendita on line dei propri prodotti.
Inizialmente disponibile solo nella zona di Nottingham, è previsto che la vendita si estenda a tutto il Regno Unito (chiaro, in caso funzioni).

L'azienda svedese comunica che circa un 70% del catalogo sarà disponibile per l'acquisto online - con costi di trasporto variabili tra gli 11 e i 50 euro a seconda della dimensione dell'articolo, in una mossa di aggiustamento del pricing per non rendere l'online eccessivamente concorrenziale con il negozio fisico (dove il trasporto ce lo mettete voi - e dio sa quanto pesano i divani....)

In una mossa molto Ikea, anche se il sistema di e-commerce non è ancora operativo, l'azienda invita i visitatori del sito inglese a provare la versione beta prima del lancio e a fornire commenti/feedback.

Links:
FAQ Ikea UK (contiene anche le FAQ sull'ecommerce)
FAQ "how to shop online" di IKEA
Il Negozio Online di IKEA


Mestoli e padelle ascoltano le community: un’intervista

Si sente spesso dire che ascoltare le Community è difficile – eppure ci sono aziende che ci riescono - e bene. Ecco un esempio. Su Apogeo On Line questa settimana. una intervista su come una PMI è riuscita ad ascoltare le Community (di casalinghe...) per migliorare il proprio business.

L'articolo lo potete leggere qui

domenica, dicembre 10, 2006

Sono un blogger di Serie C :-)

Probabilmente, dopo il mio post di qualche giorno fa, qualche anima pia si è commossa e mi ha linkato nel suo blog, facendomi salire di un posto nella classificazione di Technorati.

Adesso mi mancano solo altri 84 blog che linkino al mio e saro' promosso in serie B...
A Natale gli annunci di Kraft profumano di cannella...

La rivista "People" è un magazine piuttosto popolare negli USA - tratta di celebrità e casi umani, con oltre 3,7 milioni di lettori e un fatturato di 1 miliardo e mezzo di dollari (fonte: wikipedia)

Da qualche anno si sono inventati la tradizione di farsi sponsorizzare il numero di Natale da una grande azienda (mica scemi... e mica per niente l'organo ufficiale della pubblicità americana, la rivista Advertising Age, ha nominato People "Magazine of the Year"nel 2005".

Quest'anno (e per il quarto anno) lo sponsor è la multinazionale del cibo Kraft che, per l'occasione ha ritirato fuori dall'armadio della storia pubblicitaria gli annunci "Scratch and Sniff", quelli che se li grattate emanano odori appropriati

Su 31 annunci di Kraft contenuti nella rivista, 5 sono odorosi - come nel caso del formaggio Philadelphia protagonista di una torta di formaggio alle fragole, dei biscotti Chips Ahoy, della gelatina o del caffé alla cannella.

Non solo gli annunci sono odorosi, ma le fragranze sono "embedded" anche in un articolo che include foto di alimenti. L'idea di fondo è di accrescere l'impatto del messaggio per aumentarne il ricordo e aumentare l'effetto del budget pubblicitario.

Approfondimento: articolo sul Wall Street Journal
Il sito della rivista People

Relativamente all'uso creativo degli odori in comunicazione, si veda anche - o meglio si veda e odori - l'incredibile film Polyester di John Waters con l'indimenticabile partecipazione di Divine...




mercoledì, dicembre 06, 2006

Il Re della pizza costruisce la Città della Madonna

Questa settimana su Apogeo...

Nasce negli Stati Uniti (con investimenti miliardari) una nuova città, tanto cattolica da vietare gli anticoncezionali e censurare la Tv. Ma con Internet, come faranno ad Ave Maria City? (l'esempio cinese da' qualche suggerimento in merito....)

leggetelo qui


Last Chance:Workshop "WEB MARKETING"

Ultima occasione per iscriversi al workshop su Tecniche e strategie di marketing per implementare e sviluppare un sito web che terrò il prossimo 14 dicembre 2006 con il supporto della società di Formazione LRA.

Potete ottenere informazioni e scaricare il programma qui

Partecipate numerosi ;-)

lunedì, dicembre 04, 2006

Un caso di Marketing non convenzionale: Borat


Uno dei casi più eclatanti di marketing alternativo degli ultimi tempi è quello legato alla promozione del film Borat (Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan).

Un film divertente, pare (io, lo ammetto, non ho ancora trovato il tempo per andarlo a vedere). Anzi divertentissimo, secondo i miei studenti.

Un film che ha fatto un gran botto: nella prima settimana solo 800 sale avevano accettato di programmare questo strano film. La settimana dopo in fretta e furia se ne sono aggiunte altre 1200, visto il successo che stava ottenendo.

Fatturato: 70 milioni di dollari in due settimane.

Certo, la storia e il surreale personaggio (il reporter Kazakho Borat, antifemminista, orrendamente politically incorrect, grottesco, assolutamente privo di gusto secondo i nostri standard etc etc ) hanno una importanza fondamentale nel successo del film. Ma, secondo gli analisti, moltissimo ha influito la capacità dei markettari di sviluppare un mix esplosivo a supporto del film: guerilla, viral, digital, buzz, ambient...

Il protagonista del film è apparso ovunque e dovunque. Programmi televisivi, eventi, convention, persino lezioni universitarie (l'avessi saputo prima, maledizione, l'avrei invitato alle mie).

Memorabile la sua apparizione al Festival di Cannes, in cui è comparso in mezzo a un pacco di avvenenti signorine sfoggiando il più improbabile dei tanga verdi. Una foto che ha fatto viralmente il giro del mondo.

Forte è stato l'uso di YouTube: invece di considerare il digitale un nemico, il marketing del film l'ha considerato un alleato prezioso, in grado di portare masse giovani a consumare, a pagamento, il "content" sul grande schermo. E giu' trailer, i primi minuti del film e così via. E secondo quanto riportato dal sito www.boratonline.co.uk/ Fox avrebbe pubblicato su YouTube persino le scene eliminate dalla versioen finale del film...

Notevole l'uso del web, con la creazione di un sito web nazionale perfettamente in linea con l'immaginario background del personaggio. E l'occupazione di MySpace, con uno spazio graficamente ricco (guardate, signori web designer, e imparate come si fa!), comprendente il blog del reporter alla scoperta dell'America e ricco di opportunità di interazione e di filmati.

E l'uso di Windows Messenger come contenitore di banner promozionanti la pellicola.

Di certo ha aiutato non poco la reazione del governo del Kazajistan che ha preso pubblicamente le distanze dal film qualche mese prima del lancio, attraverso un annuncio di 4 pagine sul NY Times.

A parte il successo in termini di soldi, da notare il successo di gradimento da parte gli spettatori. Sempre citando il sito di cui sopra...

"15,000 members of the IMDB website have now voted on the Borat movie. It is currently ranked the 149th film of all time.
Interestingly, two thirds of those voting gave it 10 out of 10. The movie is currently rubbing shoulders with classics like Ghandi, The Deer Hunter and Die Hard. Borat is currently ahead of Spartacus (7.9) but 0.1 points behind Monty Python's Life of Brian(8.1)." Tutte le carte in regola per diventare un cult movie.

Un caso dunque molto particolare - al punto che se ci fosse qualche studente particolarmente coraggioso potrei immaginarlo come tema per una tesi di laurea alquanto "alternativa"...

(quanto a me, non so cosa avrei dato per poter essere parte del progetto. Non oso immaginare quanto si devono essere divertiti...)

Links:
Borat in Tanga
Il sito nazionale del Ministero dell'informazione del Kazakhastan
(raccomandato l'uso della funzione "search")
Le informazioni Kazakhe in diretta
Il sito personale del reporter
Clips tratti dai suoi reportage in america
YouTube: 4960 risultati per Borat
Un ottima unofficial page (ma sarà davvero "unofficial"?)
Il MySpace di Borat
Compratevi on line un tanga come quello di Borat (mai più senza)


Online un'altra puntata del mio corso di Internet Marketing per le PMI
sul portale EuroPMI...

Posso creare un mio Blog per il business aziendale?

In questa puntata parleremo di cosa è un blog e a cosa potrebbe servirci.

Durante il corso a puntate di Internet Marketing per le PMI, abbiamo più volte accennato ai blog. E’ giunto il momento di parlarne in maggiore dettaglio e di capire se e come possano avere un ruolo nel marketing e communication mix della nostra azienda...

Lo trovate qui